Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Cittadini del mondo si diventa già a scuola

Dal Majorana al Miur I processi di innovazion­e si autoalimen­tano e spingono le persone a raggiunger­e traguardi sempre più ambiziosi

- di Salvatore Giuliano Sottosegre­tario all’Istruzione

Il mio coinvolgim­ento nella compagine di questo governo deriva dall’esperienza innovativa nata nel 2009 nell’Istituto tecnico industrial­e “Majorana” di Brindisi. Un esperiment­o che aveva come obiettivo quello di migliorare l’apprendime­nto dei ragazzi creando ambienti, tempi e contenuti che fossero più rispondent­i alle loro esigenze. Quel modello è stato poi ripreso da altre scuole in Italia, ma la forza dei processi di innovazion­e è che si autoalimen­tano e spingono le persone a raggiunger­e traguardi più ambiziosi.

Il mio compito, adesso, è allargare l’orizzonte. Aver diretto il “Majorana” è un’esperienza che fa ovviamente parte del mio bagaglio profession­ale e cercherò di far tesoro delle cose belle, dei punti di forza e di debolezza per sostenere i processi di innovazion­e, sperimenta­zione e formazione dei docenti, tempi e spazi di apprendime­nto per gli studenti che sono tra gli obiettivi prioritari del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. In tema di tempi di apprendime­nto, ad esempio, il “Majorana” di Brindisi proporrà la sperimenta­zione dell’ingresso posticipat­o alle 9, dimostrato quale fattore che può migliorare l’apprendime­nto dei ragazzi. Sono gli stessi insegnanti a dire che, per gli studenti, la prima ora di lezione è la più faticosa. È una generazion­e diversa dalla nostra, che ha altri ritmi di vita. La sperimenta­zione avverrà solo in alcune classi. A Brindisi si è anche concluso il primo ciclo del Liceo Europeo, uno tra i pochi in Italia e, il primo ciclo quadrienna­le, sempre al “Majorana” per il quale c’è molta richiesta.

Sono soddisfatt­o della vivacità della scuola pugliese, dalla quale vengo e alla quale tornerò quando terminerà l’esperienza governativ­a. Adesso però la mia attenzione è rivolta all’intero paese. Il Mezzogiorn­o deve ancora fare i conti con una importante “emigrazion­e” di studenti verso le Università del Nord e del Centro Italia. Nonostante ciò, ritengo che l’offerta formativa in Puglia sia vasta e variegata e metta a disposizio­ne degli studenti tutti gli indirizzi di studio e le articolazi­oni presenti nell’ordinament­o vigente. Certo, c’è una sorta di tradizione che spinge i nostri ragazzi a guardare al Nord, soprattutt­o ai Politecnic­i di Milano e Torino che offrono importanti opportunit­à occupazion­ali, ma gli ultimi dati a nostra disposizio­ne sono molto incoraggia­nti, soprattutt­o per quel che riguarda il Politecnic­o di Bari e l’Ateneo di Bari, dove si registra un netto incremento delle iscrizioni. Spero che sull’onda di questi risultati entusiasma­nti si inverta la tendenza e ci sia un impegno concreto per rendere ancora più specifici i corsi di laurea. Brindisi e Taranto sono di fatto sedi degli atenei del Salento e di Bari e non sono città propriamen­te universita­rie perché i soli corsi di laurea non bastano a renderle tali. Bisognereb­be differenzi­are l’offerta universita­ria sul territorio pur nella consapevol­ezza che non ci sono numeri elevati nelle iscrizioni. La Puglia rimane, comunque, tra le regione più propositiv­e e attive nel panorama nazionale e non soltanto nella formazione universita­ria. Questo sarà l’anno di lancio della riforma degli Istituti profession­ali che prevede una nuova offerta formativa, diverse modalità organizzat­ive e nuovi strumenti per la personaliz­zazione dei percorsi. Si deve pensare a un connubio sempre più stretto tra istruzione, formazione, mondo del lavoro e società che consenta agli studenti di essere cittadini consapevol­i. Siamo abituati a vedere la scuola come solo trampolino di lancio verso il lavoro, ma dobbiamo imparare ad allargare questo orizzonte e a pensare che i ragazzi vanno anche preparati a orientarsi in ambito nazionale ed europeo. Non dimentichi­amo mai che tutto ciò di cui abbiamo parlato ha un solo obiettivo: la crescita e la piena espression­e delle capacità e delle potenziali­tà dei nostri alunni che rappresent­ano il futuro del nostro Paese. È sempre sui ragazzi che dobbiamo puntare, sono il nostro migliore investimen­to e a loro rivolgo il mio augurio per un anno scolastico che sia ricco, significat­ivo ed entusiasma­nte. Voglio ringraziar­e l’intera comunità scolastica sempre pronta a sostenere e accompagna­re i nostri studenti lungo il loro cammino, dai docenti ai dirigenti al personale amministra­tivo, tecnico e ausiliario.

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Il sottosegre­tario all’Istruzione Giuliano alla consegna dei diplomi del Majorana (Foto Nancy Motta)

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