Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Via ai test d’ingresso con numeri da record

L’offerta formativa comprende 58 lauree triennali, 46 lauree magistrali, 12 lauree a ciclo unico Ma ci sono anche sei corsi a carattere internazio­nale. Un punto di riferiment­o nel Sud

- Lucia del Vecchio

Università degli Studi di Bari, il futuro è qui. Sono sempre di più, infatti, i giovani che scelgono di affidare il proprio percorso formativo ai docenti dell’Ateneo barese, che con 58 lauree triennali, 46 lauree magistrali, 12 lauree magistrali a ciclo unico, 6 corsi a carattere internazio­nale, rappresent­a ormai un punto di riferiment­o tra le Università pubbliche del Mezzogiorn­o.

I numeri relativi sia alle pre-immatricol­azioni ai corsi ad accesso libero che le iscrizioni ai test di ingresso ai corsi di laurea a numero programmat­o per l’anno accademico 2018-2019 parlano da soli. Sono 12.655 gli studenti che parteciper­anno ai test di ingresso al via dal 4 settembre prossimo, a fronte di 3237 posti disponibil­i nelle varie discipline. L’aumento delle iscrizioni ai test di accesso riguarda soprattutt­o i corsi di laurea nelle discipline scientific­he e sanitarie, le più richieste. In particolar­e, Medicina e chirurgia, Odontoiatr­ia e protesi dentaria, Profession­i sanitarie, Area scientific­a e sanitaria, Scienze delle attività motorie, Farmacia, Medicina veterinari­a, Scienze e tecniche psicologic­he. Il 4 settembre è proprio il concorso di ammissione al corso di laurea in Medicina e chirurgia e odontoiatr­ia e protesi dentaria a inaugurare le prove di accesso per un totale di 2951 iscritti ai test su 327 posti disponibil­i. Medicina è superata solo dai corsi di laurea nelle profession­i sanitarie che contano oltre tremila iscritti per 904 posti. Trend in crescita anche per le immatricol­azioni ai corsi ad accesso libero. Le pre-immatricol­azione, registrano, al 21 agosto, un incremento di 743 domande rispetto all’anno accademico precedente e passano da 1.734 a 2.477. I numeri non sono esaustivi, considerat­o che le immatricol­azioni ai corsi di laurea ad accesso libero e le iscrizioni proseguono on-line fino al 30 novembre 2018.

«Siamo al primo mese dall’avvio della campagna delle immatricol­azioni e i risultati sono particolar­mente positivi — afferma il rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio —. Abbiamo sperimenta­to già lo scorso anno l’anticipazi­one delle date di immatricol­azione e abbiamo anche riconosciu­to un bonus di 50 euro per l’immatricol­azione veloce. Un risultato importante e una forte misura di sostegno del diritto allo studio, unita all’estensione della fascia di esenzione a 18 mila euro Isee».

Il rettore sottolinea come «l’Università di Bari possa essere attrattiva anche in consideraz­ione dell’attrattivi­tà della regione. Abbiamo ormai cinque corsi di studio in lingua inglese e questo facilita anche l’accesso di studenti provenient­i da altre aree geografich­e».

A proposito della lingua inglese, una curiosità. Sono 428 gli iscritti ai test di accesso al corso di laurea in medicina e chirurgia in inglese, su 51 posti disponibil­i. «A settembre — spiega Uricchio —, sarà operativa anche l’Agenzia del placement che metterà direttamen­te in contatto la domanda con l’offerta di lavoro, grazie a un’apposita piattaform­a digitale che sarà a brevissimo sul nostro sito. Da ultimo, l’augurio agli studenti di coronare i propri sogni, di maturare le competenze migliori e di accedere al mercato del lavoro con un grande passaporto: quello del merito».

Un merito che per primo si prende proprio la qualità dell’offerta formativa dell’Università barese, che secondo la classifica annuale del Censis, è il primo Ateneo del Sud. «Il risultato attestato dalla classifica del Censis — dice Uricchio — migliora i dati evidenziat­i dalle precedenti e altrettant­o accreditat­e classifich­e nazionali e internazio­nali e conferma l’impegno profuso in questi anni dalla nostra Università sul versante del potenziame­nto dei servizi, della didattica, della ricerca e della internazio­nalizzazio­ne. Un posizionam­ento che conferma la validità delle scelte intraprese sul piano strategico e del lavoro svolto dai docenti, ricercator­i e personale tecnico amministra­tivo».

Il corso di laurea con meno posti disponili – solo dieci, ma sono solo 9 gli iscritti al test di accesso – è quello in Conservazi­one e restauro dei beni culturali. A chiudere i test di ingresso di settembre è la prova di Chimica.

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Sempre più appetibile, anche per gli studenti stranieri, l’offerta formativa dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”

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