Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dieci milioni per formare i talenti
La misura triennale della Regione Puglia destinata agli aspiranti imprenditori Possono candidarsi enti pubblici e privati, associazioni, distretti e scuole
«La Puglia come officina al servizio dei talenti. Con questa misura straordinaria vogliamo offrire percorsi di formazione e accelerazione d’impresa alle startup di domani ma per farlo abbiamo deciso di coniugare il pubblico con il privato». Con queste parole, Sebastiano Leo, assessore alla Formazione e lavoro lancia l’intervento Estrazione dei talenti, promosso dalla Regione Puglia e Arti, Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione, al fine di potenziare le competenze di aspiranti imprenditori, in modo che le loro startup abbiano maggiori possibilità di successo.
Un percorso di accompagnamento dedicato a imprenditori e aspiranti startupper che avranno così la guida di esperti del settore. «Ad oggi — continua Leo —, questo genere di interventi viene offerto sul mercato da parte di soggetti privati. L’intervento capovolge questa logica, chiamando a raccolta soggetti provenienti da esperienze diverse come acceleratori d’impresa, investitori, università, Its, associazioni imprenditoriali, distretti produttivi, camere di commercio, organismi formativi. La Regione Puglia si dimostra ancora una volta capace di interventi altamente innovativi, in grado di intercettare le traiettorie del futuro». Estrazione dei talenti finanzierà percorsi personalizzati di accompagnamento alla creazione d’impresa rivolti a team di aspiranti imprenditori innovativi nell’ambito delle aree prioritarie di innovazione, per un valore complessivo di 10 milioni di euro per un triennio. L’Intervento, progettato e gestito in ogni fase da Arti, in qualità di organismo intermedio della Regione Puglia, si articola in due fasi. Nella prima, che è partita con l’avviso Selezione factory, il cui bando scadrà il prossimo 14 settembre, cioè gruppi di soggetti esperti, pubblici e privati, nazionali e internazionali, che propongano e realizzino programmi di accompagnamento personalizzato e accelerazione dei team di aspiranti imprenditori innovativi nell’ambito delle aree prioritarie di innovazione della strategia di specializzazione intelligente pugliese (manifattura sostenibile; salute dell’uomo e dell’ambiente; comunità digitali, creative e inclusive). Si tratta di uno dei primi tentativi in Italia di realizzare un intervento rivolto all’accelerazione d’impresa innovativa (dunque di supporto a team di aspiranti imprenditori) su iniziativa del pubblico. Secondo Domenico Laforgia, direttore del Dipartimento Sviluppo economico, innovazione, istruzione e lavoro della Regione Puglia, «le factory non vengono finanziate direttamente: l’intervento copre i costi dei servizi di accompagnamento imprenditoriale che esse riescono a offrire». In particolare, in qualità di factory possono candidarsi raggruppamenti di incubatori, acceleratori d’impresa e investitori, enti pubblici di ricerca e università, associazioni imprenditoriali, distretti produttivi e tecnologici, parchi scientifici e tecnologici, camere di commercio, imprese anche in forma associata,
laboratori e centri di ricerca pubblico-privati, scuole superiori, Its, organismi formativi, associazioni di promozione della cultura, che poi saranno selezionate in base al programma degli interventi presentato. Invece, in autunno si provvederà a raccogliere e selezionare i team di innovatori che parteciperanno al percorso formativo che avrà una durata massima di 300 ore.
«Il processo di incubazione — commenta Vito Albino, commissario straordinario di Arti —, di idee di impresa e accelerazione di startup ha attraversato in Italia una fase di sperimentazione con alcuni successi e molti insuccessi. Serve ora accompagnare il processo con approcci sempre più razionali e specifici per il contesto territoriale, economico e tecnologico pugliese. Occorre che reti di collaborazione operino per costituire aggregazioni efficaci, facendo leva sulle molteplici esperienze dei vari attori. In tal senso Estrazione dei talenti è un intervento innovativo. E lo è anche dal punto di vista procedurale: l’obiettivo zero carta, l’adozione di un sistema snello di controlli basato su costi standard, che non obblighi i beneficiari a complicate e lunghe rendicontazioni, l’interoperabilità con altri sistemi web della pubblica amministrazione, che consente il monitoraggio in tempo reale della spesa».
L’assessore Sebastiano Leo: «È un sostegno per le startup del futuro prossimo»