Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Professione sommelier, si parte
Li organizza l’Ais e servono a ottenere il titolo ufficiale Si impara a conoscere il vino e l’abbinamento con il cibo
Bere un vino e capirne sentori e aromi. Per allenare il palato a una degustazione perfetta è necessario seguire un corso da sommelier. In Italia, protagonista del settore è la Ais, l’Associazione italiana sommelier, che organizza oltre ai corsi molte attività di enogastronomia: degustazioni guidate, seminari a tema, cene, gite presso aziende vinicole, congressi e simposi nazionali e internazionali.
«L’area formazione dell’Ais — spiega il responsabile nazionale Roberto Bellini —, si occupa di tutto ciò che riguarda la formazione, l’informazione, l’aggiornamento e l’approfondimento culturale degli aspiranti sommelier e di coloro che, già entrati a pieno titolo in Ais, desiderano arricchire il proprio bagaglio culturale enogastronomico. Questi obiettivi possono essere raggiunti grazie a un corso articolato in tre livelli, a seminari di formazione e aggiornamento, all’elaborazione dei testi in uso ai corsi. Non solo, perché dopo essere diventati sommelier si può seguire un percorso didattico articolato per approfondire tematiche relative alla comunicazione, alla degustazione del vino, all’abbinamento cibo-vino, al servizio, alla gestione dei corsi e altro ancora».
In Puglia i corsi dell’Ais si tengono in varie località: Bari, Lecce, Ginosa Marina, Ostuni, Polignano a Mare, Gioia del Colle, Foggia, Monopoli e Altamura. Il primo livello approfondisce gli argomenti di viticoltura, enologia, tecnica della degustazione e del servizio, che rappresentano le basi della professionalità del sommelier, a partire dalla corretta temperatura di servizio dei vini fino all’organizzazione e alla gestione della cantina. Il secondo livello esplora il mondo del vino e porta alla conoscenza della produzione italiana e straniera, con particolare attenzione al legame indissolubile col territorio. Qui si perfeziona la tecnica della degustazione del vino, determinante per poterne apprezzare ogni sfumatura sensoriale e per esprimere un giudizio sulla sua qualità. Il terzo livello affronta la tecnica della degustazione del cibo e dell’abbinamento cibo-vino, attraverso l’utilizzo di una scheda grafica e di prove pratiche di assaggio di cibi con vini di diverse tipologie. Al termine dell’intero percorso formativo è previsto un esame di abilitazione per conseguire il titolo di sommelier.