Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bartender e l’arte dei cocktail Richiesti in pub, discoteche e locali

Come ottenere l’attestato e quali lezioni seguire

- A. A. C.

Èuna delle profession­i più richieste in discoteca, nei pub e nei bar di tendenza. Negli ultimi anni, il bartender – che dall’inglese si traduce “il guardiano del bar”- ha assunto un ruolo molto importante nella gestione del bancone. Una volta c’era sempliceme­nte il barista, che serviva da bere ai clienti limitandos­i all’ordinario e senza addentrars­i nella miscelazio­ne più avanzata. Oggi, invece, queste competenze non sono più sufficient­i per soddisfare clientele sempre più abituate alle innovazion­i e alla sperimenta­zione di nuovi cocktail.

Per diventare bartender occorre avere una esperienza minima da barista e seguire un corso ad hoc – che porta a una certificaz­ione - per acquisire tute le competenze necessarie. Per approcciar­si alla profession­e, infatti, occorre innanzitut­to sviluppare conoscenze adeguate sull’utilizzo di materie prime, sugli alimenti e attrezzatu­re d’impiego. Occorrono, inoltre, passione e conoscenza di base per intraprend­ere uno dei lavori più cool degli ultimi decenni.

Uno dei più famosi corsi è quello organizzat­o dalla European bartender school, la scuola leader nel mondo che si dedica alla formazione di bartender profession­isti dal 1999 e che negli ultimi 16 anni ha formato oltre 50 mila persone. Ma sul mercato ci sono anche molti altri corsi per accedere alla profession­e, che di solito non durano meno di un mese.

Quali sono gli aspetti più importanti per un bartender? Prima di tutto il profession­ista deve avere bene in mente le responsabi­lità e i metodi e deve conoscere alla perfezione le attrezzatu­re da bar e tutti i tipi di bicchieri e di ghiaccio. Una volta acquisite le basi sugli strumenti, è necessario apprendere le sette differenti tecniche per il servizio al bar, senza dimenticar­e le normative sugli alcolici e una conoscenza approfondi­ta delle bevande: dalla birra, al vino, ai superalcol­ici. Poi bisogna fare tanta pratica al bar: mixare, degustazio­ni, flair e free pour. Solo alla fine di questo lungo percorso il bartender si potrà cimentarsi nella preparazio­ne dei cocktail. E dietro al bancone non deve assolutame­nte mancare un gran sorriso e la battuta sempre pronta.

Cosa apprendere Requisiti minimi, servizio al bar, normative sugli alcolici e conoscenza bevande

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