Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Primarie subito E per la rielezione Emiliano pronto a spaccare il Pd
Michele Emiliano lancia la campagna di autunno, sperando di indurre allo scoperto i suoi potenziali nemici interni. Con una mossa inattesa annuncia che si ricandida alla guida della Regione (ma si vota nel 2020) e invoca la celebrazione delle primarie. «Spero – dice senza nascondere la questione – di poterle fare il prima possibile. Una parte della componente renziana del Pd è contro di me. Quindi è importante capire subito chi sarà il candidato del centrosinistra: se sarò io, per concludere il mandato con il sostegno necessario; se sarà un’altra persona per darle il tempo di fare la campagna elettorale e farsi conoscere. Mi auguro che le primarie possano essere celebrate già a novembre».
La dichiarazione è esplicita. Segue quelle analoghe, ma molto più rudi, pronunciate domenica sera, nel corso del dibattito organizzato da affaassieme ritaliani.it a Ceglie Messapica. Lì aveva detto che «il Pd è il mio principale avversario», che i renziani considerano il partito «come un mezzo per sopravvivere», che «la forma partito non è più necessaria».
La questione pare semplice. Emiliano, dopo aver incrinato i rapporti con Leu e in particolar modo con la componente di Sinistra italiana, sa che pure un largo pezzo del Pd è contro di lui. Del resto nelle scorse settimane la ex vice ministra Teresa Bellanova (renziana) aveva esplicitamente evocato le primarie come scelta per individuare il prossimo candidato presidente. E la stessa Bellanova, al senatore Dario Stefàno, anch’egli vicino a Renzi, sono indicati come possibili sfidanti di Emiliano. Sarebbe il modo per rendere la pariglia al governatore dopo il bombardamento continuo da lui esercitato contro gli esecutivi Renzi e Gentiloni.
Non sorprende la richiesta di reclamare le primarie, benché inusuale per un presidente uscente. La mossa di Emiliano è sorprendente per un’altra ragione: per i tempi, troppo in anticipo sulla data del voto. Si intuisce, allora, che la tattica emilianista sia quella di tenere al laccio la componente renziana. Il governatore vuole celebrare le primarie prima che si voti per il Comune di Bari (2019), dove il renziano Antonio Decaro si gioca la rielezione. Ovvio che l’eventuale ostilità dei renziani e di Decaro potrebbe indurre il governatore a minacciare di defilarsi dalla competizione barese provocando il capitom-
Emiliano Mi auguro che le primarie possano essere celebrate già a novembre
La strategia Ottenere il via libera per il 2020 prima che si torni a votare al Comune di Bari