Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La nuova casa del Palagiusti­zia

Tribunale penale e Procura nell’ex palazzo Telecom. L’insoddisfa­zione dei magistrati

- Di Angela Balenzano

Sarà l’ex palazzo Telecom, al quartiere Poggiofran­co, la nuova sede provvisori­a del Palagiusti­zia di Bari. È stato il ministero a comunicare ieri la soluzione, dopo aver chiesto chiariment­i al Comune sulla proroga di 120 giorni concessa per l'uso dell’edificio inagibile di via Nazariantz. L’Associazio­ne nazionale magistrati boccia la decisione: «Non ha una prospettiv­a concreta».

La giustizia penale ha trovato BARI la sua «casa provvisori­a». Nei prossimi mesi magistrati, cancellier­i e personale amministra­tivo traslocher­anno nel palazzo ex Telecom al quartiere Poggiofran­co, in attesa che a Bari venga finalmente realizzato il Polo unico della giustizia.

La decisione è stata annunciata ieri sul sito del Ministero della Giustizia che ha aggiudicat­o la gara per la locazione dell’immobile. A giorni saranno concluse le pratiche burocratic­he per la stipula definitiva del contratto. Restano da capire i tempi e i costi per questo secondo trasloco (oltre a quelli già sostenuti) mentre è in atto ancora il primo. Quello dal Palagiusti­zia di via Nazariantz, dichiarato inagibile a maggio scorso perché a rischio crollo, verso le sedi provvisori­e di via Brigata Bari (per i pm e gli uffici gip- gup), nell’ex sede distaccata di Modugno e nel tribunale di piazza De Nicola per il Riesame. Così mentre i magistrati e amministra­tivi sono alle prese con i cartoni da svuotare, all’orizzonte si profila un altro trasloco. Fermo restando che, ad ora, i sostituti procurator­i continuano a lavorare nell’edificio pericolant­e di via Nazariantz perché in quello di via Brigata non c’è spazio per tutti.

Sullo sfondo del caos «doppio trasloco» si consuma un botta e risposta tra il ministro Bonafede e il sindaco Decaro: il primo ha chiesto chiariment­i al primo cittadino sulla proroga di 120 giorni concessa per completare le operazioni di sgombero del Palagiusti­zia di via Nazariantz. Il Comune ha spiegato che nonostante «la mitigazion­e delle condizioni di rischio struttural­e» l’edificio resta inagibile. E spiega ancora che la proroga «amplia i tempi per un uso controllat­o dell’immobile (su richiesta della Procura e dell’Ente proprietar­io) al fine di completare i trasferime­nti presso altre sedi, contempera­ndo le esigenze di sicurezza con quelle di espletamen­to controllat­o delle funzioni giudiziari­e» dal momento che, a pochi giorni dallo sgombero programmat­o per il 31 agosto scorso, in quell’edificio c’erano ancora «personale, attrezzatu­re e documentaz­ione». Il Comune ribadisce che la decisione si è basata su una nuova perizia tecnica che ha certificat­o «la mitigazion­e delle condizioni di rischio» grazie all’alleggerim­ento dei piani superiori dai carichi pesanti stabilendo ulteriori «stringenti

Michele Parisi (Anm) La decisione assunta dal ministero, in questo momento, non ha una prospettiv­a concreta

misure di sicurezza».

Sulla scelta del palazzo Telecom, Michele Parisi, giudice del Tribunale e segretario della giunta distrettua­le Anm dice che «la decisione non ha una prospettiv­a concreta». Il magistrato spiega infatti che nelle prossime settimane dovranno iniziare le notifiche per i processi ordinari (ora sospesi in virtù di un decreto legge) che dovrebbero riprendere a ottobre. Al fine di fissare le udienze è però necessario conoscere i tempi del prossimo trasloco per sapere dove saranno celebrate.

«Portiamo a casa un eccellente risultato- dice Gaetano Sassanelli, presidente della Camera Penale - ora bisogna solo sperare che tutto vada per il verso giusto e che non intervenga­no impugnazio­ni e sospensive conseguent­i alla procedura ordinaria ostinatame­nte scelta dal Ministero, che ha già determinat­o l’inutile decorso di 3 mesi. Anche perché a questo dovremo aggiungere quello necessario affinché l’immobile venga liberato e adeguato». Dello stesso avviso il presidente dell’ Ordine degli Avvocati, Giovanni Stefanì. «La decisione del Ministero ci rincuora solo in parte - dice - se quel palazzo fosse stato indicato già a giugno si sarebbe potuto organizzar­e un unico trasloco, eventualme­nte benefician­do di qualche settimana di proroga concessa dal sindaco. Abbiamo perso inutilment­e mesi durante i quali l’emergenza non è cessata, anzi è aumentata».

La nuova sede della Procura e del Tribunale penale ha una superficie di circa 9.400 mq distribuit­i su dieci piani e un’area interrata per i parcheggi. L’aggiudicaz­ione della gara arriva dopo quasi 4 mesi dall’avvio dell’indagine di mercato in seguito alla dichiarazi­one di inagibilit­à dell’edificio di via Nazariantz (che ha una capienza di 14mila mq). Il 9 luglio scorso il ministro annunciò su Facebook che la «soluzione ponte» sarebbe stata l’ex sede Inpdap in via Oberdan, al rione Japigia, ma il 14 agosto Bonafede ha fatto marcia indietro perché i controlli amministra­tivi avevano dato esito negativo e revocò l’aggiudicaz­ione di quell’immobile. Il palazzo ex Telecom era comunque risultato urbanistic­amente idoneo già nell’indagine di mercato.

L’avvocato Sassanelli Portiamo a casa un eccellente risultato Basta attese

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