Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Phest» tra porti e vecchi album di famiglia
S’inaugura domani a Monopoli (ore 18, Palazzo Palmieri) la terza edizione di «PhEST», festival internazionale di fotografia e arte dominato quest’anno da due tematiche, i porti come luoghi di attraversamento e le foto di famiglia come riflessione sul passato. Fino al 4 novembre la città ospiterà 21 mostre, talk, letture, portfolio, concerti, proiezioni e dj set.
«Porti e foto di famiglia: è attraverso questi macrotemi paralleli che si compiono i due viaggi di quest’anno. Temi e viaggi che non mancano di incrociarsi in più di un’occasione», spiega Giovanni Troilo, direttore artistico di PhEST. Il porto deve la sua eccezionalità all’essere uno spazio neutro sospeso che pone in relazione luoghi, culture, immaginari lontani. Molti dei lavori presentati raccontano i porti come miraggio, come un nuovo luogo in cui si consuma la fragilità politica contemporanea: dall’etno-fiction di Willocq al racconto della nuda vita di Noelle Mason.
Il secondo macrotema si sviluppa intorno al soggetto fluido del passato. Grazie ad un lungo lavoro fatto con gli abitanti di Monopoli e all’intervento di Leo & Pipo, duo di street art francese, le figure del passato escono dagli album di famiglia e invadono il centro storico di Monopoli.