Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Alternativa a Emiliano avversari in campo E spunta Carofiglio
Politica Il governatore intanto elogia Conte
Ipartiti e gli avversari di Emiliano (SI e renziani del Pd) giocano di tattica dopo la richiesta di primarie avanzata dal governatore. Evitano di presentare un candidato alternativo in modo da sfuggire alla data indicata da Emiliano, il mese di novembre. Ma d’altro canto, si preparano ad individuare una personalità in grado di sfidare il governatore. Spunta il nome dello scrittore Gianrico Carofiglio.
Acque agitate nel mondo politico. La richiesta di primarie sulla Regione, avanzata di Michele Emiliano quando mancano due anni alle elezioni del 2020, ha innescato una serie di iniziative. Tutte tattiche. Mirano a parare la mossa del governatore e a consentire ai suoi avversari interni di preparare una controffensiva.
La prima iniziativa, per quanto curioso possa apparire, è di restare fermi. Nessuno tra i suoi avversari (Sinistra italiana e un largo pezzo del Pd, renziani ma non solo) intende fornire spunti per consentire a Emiliano di avere ciò che chiede: le primarie da celebrarsi nel prossimo mese di novembre. Sarebbe come offrire al governatore una facile e prevedibile vittoria: non ci sono candidati pronti e novembre è troppo vicino.
La seconda iniziativa si muove (cautamente) in direzione opposta. Fermo restando che non si vogliono celebrare le primarie tra qualche mese, c’è chi ritiene utile mettersi al lavoro per preparare un’alternativa al governatore. È un tema particolarmente caro ai vendoliani di Sinistra italiana ma pure alla componente renziana del Pd. Si tratta di gruppi troppo spesso finiti nel mirino delle critiche aspre di Emiliano: per esempio i dieci anni dell’esperienza vendoliana precedente all’attuale giunta e gli esecutivi Renzi e Gentiloni martellati continuamente dal governatore. Per costoro l’esperienza di Emiliano è da superare. Il presidente della Regione lo sa e teme la eventuale saldatura di due mondi lontani, come vendoliani e renziani. C’è chi lavora per avvicinarli con un candidatura alternativa a quella di Emiliano.
In queste ore è stata affacciata l’ipotesi dello scrittore Gianrico Carofiglio (ammesso che voglia rituffarsi nell’agone della politica): ex senatore del Pd con ottimi rapporti con il mondo della sinistra, anche con Vendola. Sarebbe la sintesi ideale. Al contrario, viene esclusa quella di Dario Stefàno, ex senatore di Sel, poi passato nelle file del Pd. I vendoliani, che lo hanno sostenuto nelle primarie del 2015 proprio contro Emiliano e contro Guglielmo Minervini, non gli perdonano il passaggio con i Democrat. Difficile che possa trattarsi anche della ex viceministra Teresa Bellanova, che per la componente di Si è troppo legata a Renzi.
Si ipotizzano viceversa, per ora a mezza bocca, personalità dell’esperienza vendoliana: ex assessori di quella giunta oppure più probabilmente dirimentre genti di peso ma privi di profilo politico.
Emiliano, dal canto suo, lavora per smontare ipotesi di saldatura degli scontenti del suo governo. Per questo insiste nell’offrire un posto in giunta alla componente di Leu (Mdp più Sinistra italiana). In Consiglio ci sono solo due consiglieri che si richiamano a quell’esperienza: Ernesto Abaterusso (Mdp) e Mino Borraccino (SI) Pino Romano ha lasciato Leu. L’entourage di Emiliano dà per acquisita una disponibilità. Gli interessati smentiscono: Abaterusso non sarebbe interessato ad entrare in giunta e Borraccino invoca un cambio radicale delle scelte di governo per disporsi alla trattativa.
Si intuisce che il governatore voglia procedere spedito: conosce la debolezza (e le divisioni) dei suoi avversari. Nota che pure il centrodestra è disunito. E che, di fronte alla prospettiva di essere egemonizzato dalla Lega, tanti destrorsi preferirebbero interloquire con il governatore. E lui lo sa molto bene: da tempo è pronto ad accoglierli.
Lo scenario
Lo scrittore, ex senatore del Pd, sarebbe assai gradito al movimento dei vendoliani