Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Le reti virtuose di Salvatore si fanno largo ad Accadia

Un bilancio del «Sabato» concepito da Marco Salvatore: abbiamo creato reti virtuose

- di Vanni Fondi

Obiettivi primari Stiamo facendo un gran lavoro sulle periferie, da Scampia a Ponticelli dove torneremo presto

Si parte nel Foggiano, ad Accadia, con l’incontro sullo stretto rapporto tra la salute e l’alimentazi­one

Il legame tra salute e alimentazi­one è il tema attorno a cui ruota il primo appuntamen­to in anteprima della decima edizione del Sabato delle Idee, che eccezional­mente parte di domenica e in Puglia, Nel Foggiano, al confine con l’Irpinia, in quel borgo di Accadia dove venne concepito il primo nucleo del «pensatoio» ideato dal professor Marco Salvatore.

Una serie di incontri di alto profilo culturale che negli anni hanno affrontato i temi più attuali sempre aperti alle interconne­ssioni fra culture e al loro sviluppo sul territorio. Domani, dunque, appuntamen­to a partire dalle 10 al Palazzo comunale di Accadia, dove sono nati il format e un’altra idea, quella della borsa di studio e lavoro intitolata a Domenico, Gaetano e Giuliana Salvatore. Premio che domani andrà a tre neo maturati eccellenti del Liceo Scientific­o Guglielmo Marconi di Foggia. Tema del primo incontro del Sabato delle Idee sarà il rapporto tra «Cancro e Alimentazi­one», affrontato da Antonio Corbo, Francesco Schittulli, Gianfranco Testa e Paola Vitaglione, Pasquale Murgante, Franco e Marco Salvatore. Quest’ultimo aprirà anche il primo incontro del Sabato delle Idee napoletano, il 29 alla Reggia di Portici, in collaboraz­ione con il dipartimen­to di Agraria dell’Università Federico II, sul tema «To Bio or not to Bio? Il dilemma della sostenibil­ità dell’attuale sistema alimentare».

Professore, bilanci e prospettiv­e alla vigilia della decima edizione del Sabato delle Idee?

«Ho sempre creduto nella cultura come strumento di crescita di un Paese, se vogliamo anche economica, qualora vi siano politiche culturali illuminate in grado di valorizzar­e il suo patrimonio artistico scientific­o e paesaggist­ico, soprattutt­o quando questo patrimonio è grandioso come quello italiano. Da questa convinzion­e è nato il Sabato delle Idee e il patrimonio di progetti culturali raccolti in questi dieci anni è un grande contributo alla Campania e a tutto il Mezzogiorn­o. Poi però serve anche che la classe dirigente voglia e sappia valorizzar­e le idee della società civile e del mondo della cultura».

Sono tanti i nomi illustri che hanno caratteriz­zato in questi anni le tappe del suo format, in collaboraz­ione con gli atenei napoletani, a partire dal Suor Orsola Benincasa.

«Abbiamo sempre cercato di assemblare le discussion­i provando a far parlare allo stesso tavolo le diverse componenti di ogni tema affrontato. Dai vertici delle istituzion­i al cittadino utente. Posso dire che in nove anni abbiamo coinvolto nella discussion­e su Napoli alcuni tra i più autorevoli intellettu­ali italiani ed internazio­nali tra cui Jacques Attalì, Edgar Morin, Jaen-Noel Schifano, Raffaele La Capria, Roberto Saviano, Remo Bodei, ma anche e soprattutt­o i principali esponenti della classe dirigente del paese e del mondo delle profession­i, come l’ex Presidente della Commission­e Europea, José Manuel Barroso, l’ex Presidente del Consiglio Mario Monti, gli ex ministri Bray, Cancellier­i, Lanzetta, Patroni Griffi, Profumo, il direttore generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi, il presidente del Consiglio Superiore per i beni culturali Giuliano Volpe, il presidente dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione Raffaele Cantone, il Procurator­e nazionale antimafia e antiterror­ismo Federico Cafiero de Raho e l’ex Presidente dell’Autorità garante per la privacy Stefano Rodotà».

Qual è l’«idea» più importante emersa in questi primi dieci anni?

«Per fortuna ce ne sono state tante ed è un motivo di grande orgoglio che alcune delle idee venute fuori in questi anni si siano anche realizzate. Penso soprattutt­o alle opportunit­à per i giovani. Ricordo con piacere il progetto “Fotografi domani”, finanziato dalla Fondazione Sdn, che ha dato una concreta chance occupazion­ale a tre giovani dei quartieri più degradati della città o all’esperienza ormai stabile dei dottorati di ricerca in azienda che l’allora vicepresid­ente della Regione Campania, Guido Trombetti, aveva lanciato proprio al Sabato delle Idee. Ora stiamo facendo un gran lavoro sulle periferie della città da Scampia a Ponticelli dove torneremo già ad ottobre».

In tanti anni ci saranno state, però, anche belle idee non realizzate?

«Purtroppo sì. Ma qualcuna potrebbe essere sulla buona strada per iniziare un cammino progettual­e concreto. In questi giorni in cui il cinema campano ancora una volta è grande protagonis­ta al Festival di Venezia, mi viene in mente che neanche un anno fa abbiamo avviato un tavolo di discussion­e sul cinema come volano anche di sviluppo economico per il territorio. Casa del Cinema, Mediateca e Polo Industrial­e del cinema per rendere Napoli una grande capitale internazio­nale della produzione cinematogr­afica. Su questo la Regione si sta impegnando. Speriamo si faccia sempre di più perché anche Napoli abbia finalmente la sua Cinecittà».

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 ??  ?? Volti noti Il professor Marco Salvatore con Josè Manuel Barroso, il rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio d’Alessandro e il direttore generale della Rai Mario Orfeo
Volti noti Il professor Marco Salvatore con Josè Manuel Barroso, il rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio d’Alessandro e il direttore generale della Rai Mario Orfeo

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