Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
NEL BICCHIERE
Un Aglianico robusto ma elegante
L’Aglianico, considerato tra i vitigni migliori d’Italia, produce vini dalle molteplici espressioni: Aglianico di Taurasi, del Taburno, del Cilento e del Vulture. Oltre a Basilicata e Campania lo ritroviamo in molti vini del nord della Puglia e del Molise, sempre con caratteristiche particolari che lo legano al territorio di cui è espressione. Nel Vulture l’origine vulcanica e l’altezza dei terreni, nonché la loro esposizione, sono elementi che determinano fortemente il carattere dei vini. Se l’Aglianico di Taurasi è forte e austero, dai profumi speziati e con una tannicità tutta da domare, nel Vulture l’Aglianico mostra la sua faccia meno ostica, più giocata sul frutto e spesso con connotazioni minerali che lo rendono veramente unico.
Prendete questo 400 Some, vino della famiglia Carbone (Sara, suo fratello Luca e il papà Vittorio), una delle migliori interpretazioni di sempre. Vinificato in acciaio e maturato in botti grandi non nuove, presenta colore rosso rubino brillante con riflessi violacei. Naso percorso da profumi intensi di arancia sanguinella, mora, mirto, noce moscata e chiodi di garofano. Ingresso in bocca elegante e robusto, con ritorni balsamici e speziati che caratterizzano un finale di interminabile persistenza. Cosa volere di più da un vino. Potete berlo adesso o tra qualche anno, il piacere sarà diverso ma sempre grande.