Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Brand Gnu, 500 vecchi computer rigenerati e regalati ai cittadini
Consegnati 30 pezzi all’interno della campionaria
Alla Fiera del Levante protagonista è anche la tecnologia. Anche quella dei Pc dismessi dall’amministrazione comunale e rigenerati in favore di cittadini e associazioni che ne facciano richiesta.
Riparte infatti Brand Gnu 2.0. il progetto promosso dall’assessorato all’Innovazione tecnologica che prevede che, grazie a un lavoro di rigenerazione di hardware e software di 500 vecchi computer del patrimonio informatico del Comune di Bari dismessi per far posto a macchine più moderne, vengano rigenerati per essere poi distribuiti a costo zero a realtà del terzo settore e a cittadini con Isee di un valore inferiore a 9000 euro. A fine agosto sono già stati consegnati 20 computer a ben 4 associazioni e in particolare Studenti Per, Mama Africa, Emergency for Life and rescue volontari Torre a Mare soccorso volontario e Cambioverso), che in questo modo ora possono contare sul supporto informatico di 5 macchine completamente rimesse a nuovo. Inoltre, fino al 16 settembre, proprio durante la Fiera del Levante, altri 30 cittadini individuati dalla ripartizione potranno ritirare dei voucher che gli consentiranno di ritirare in un secondo momento il pc assegnato. «Con la consegna di questi pc offriamo una grande opportunità a tutti quei cittadini baresi che non hanno nelle loro disponibilità uno strumento come il computer, di cui oggi è davvero impossibile fare a meno — commenta l’assessore all’Innovazione tecnologica Angelo Tomasicchio —. Il nostro obiettivo è fare il possibile affinché quanti non hanno la possibilità di servirsi di un dispositivo tecnologico vengano messi nelle condizioni di partire da una situazione più favorevole». «Siamo convinti che l’utilizzo del software libero/open source sia coerente con un progetto come Brand Gnu — spiega Tommaso Romagno, presidente della cooperativa Rehardwareing che gestisce il progetto — perché permette ai cittadini di accedere liberamente alla conoscenza, prescindendo da tecnologie chiuse o da programmi proprietari. Rende gli utenti soggetti attivi dell’apprendimento grazie a un approccio didattico non più verticale ma partecipato».
I destinatari Assegnati a persone con basso reddito o ad associazioni no profit che operano nel sociale