Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Viva lo straniero Record di arrivi, il turismo cresce
Il report Primi dati ufficiali nel giorno in cui Federalberghi vince la sua battaglia sulle recensioni false
Buone notizie per la Puglia dal settore del turismo. Nei primi sette mesi del 2018, da gennaio a luglio, gli arrivi sono cresciuti dell’1,5% e le presenze dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Aumentano del 10% gli stranieri, che fanno da traino al buon risultato complessivo, mentre sono in flessione i turisti italiani che hanno scelto la Puglia: complessivamente, il tasso di internazionalizzazione ha superato il 25%.
Vengono meno italiani ma ci sono più stranieri. E complessivamente aumentano sia gli arrivi che le presenze (i pernottamenti). Nei mesi tra gennaio e luglio del 2018 (ultimi dati disponibili) gli arrivi sono cresciuti dell’1,5% e le presenze dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Regione e gli operatori turistici possono tirare un sospiro di sollievo: la Puglia continua a tirare sul mercato del turismo. Le confermate criticità su località come Gallipoli, non si sono rivelate il termometro di una situazione generale, bensì fenomeno isolato da correggere. Anche se sarebbe sciocco sottovalutare i segnali che pur arrivano dai primi sette mesi dell’anno.
Partiamo dai numeri: sono statistiche che si fondano sulla trasmissione per via telematica delle informazioni del 70% delle 6.800 strutture ricettive della Puglia (rappresentano l’80% dei posti letto). Le indicazioni, assai attendibili, saranno validate dall’Istat a fine anno.
Le presenze internazionali, nei primi sette mesi del 2018, sono cresciute del 10% e hanno trainato il risultato complessivo (ossia il già riferito incremento generale del +1,5% di arrivi e +1,9 di presenze). Il tasso di internazionalizzazione, cioè l’incidenza della quota di stranieri, ha raggiunto un ragguardevole 25,8% (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2017). La presenza di turisti con passaporto straniero va a compensare il calo degli italiani. Ne sono arrivati molti di meno in termini di arrivi (2,2%) e di presenze (- 0,8%).
Pugliapromozione, l’agenzia regionale che assieme all’assessora Loredana Capone si occupa di turismo, fa risalire la diminuzione di italiani al «al caro carburante» e alla «situazione economica». «La percezione del rischio di una riduzione futura di reddito – scrive Pugliapromozione – hanno contribuito a limitare la propensione alla spesa». E a preferire località alternative a più basso costo, come Calabria, Basilicata, Albania, Grecia, Croazia. È un segnale da non trascurare, cui si deve porre rimedio con un’adeguata politica dei prezzi da parte delle imprese.
Dai dati ancora provvisori del 2018, si nota poi un primordiale processo di destagionalizzazione. Nei primi tre mesi dell’anno la Puglia ha registrato un +15% di presenze, un dato che a maggio schizza a +26%. Una sorpresa arriva dalle strutture di accoglienza. I turisti preferiscono gli alberghi (+ 2,7% arrivi e + 5,4% presenze) ai bed and breakfast (-1,6% e -3,6%).
Infine uno sguardo ai territori. A parte la provincia di Lecce che perde l’1,5% di presenze (anche questo un campanellino che suona), tutte le altre province sono in crescita. Foggia del 2%, Bat dell’8%, Brindisi del 2%, Bari e Taranto del 6%. Continua poi la performance di località come Carovigno, San Giovanni Rotondo, Monopoli, Vieste, Polignano, Martina Franca, Otranto e Conversano.
A rafforzare il sistema del turismo pugliese arriverà presto la classificazione dei siti balneari (con un modulo “a stelle”, simile a quello usato dagli hotel). Il consigliere regionale Ruggero Mennea (Pd) ha presentato una proposta di legge e ha ricevuto il sostanziale via libera dell’assessora Capone.
Intanto arrivano due notizie a scuotere il mondo del turismo. La prima riguarda lo stabilimento Samsara di Gallipoli. Dovrà chiudere: il Consiglio di stato ha confermato la legittimità della decisione del Comune sulla decadenza della concessione. Secondo l’amministrazione comunale il Samsara si era impropriamente trasformato da stabilimento balneare in discoteca.
La seconda notizia riguarda un’importante sentenza emessa dal tribunale penale di Lecce. I giudici hanno condannato il proprietario dell’azienda PromoSalento a 8 mesi di arresto e al pagamento di ottomila euro di spese legali e danni. L’impresa vendeva pacchetti di recensioni false sul web agli operatori di attività legate all’ospitalità. Tripadvisor, sito famoso per le recensioni, ha supportato il procedimento e si è costituita parte civile contro il titolare di Promosalento. «È una sentenza esemplare – commenta Federalberghi – e va nella giusta direzione. Siamo di fronte ad un problema dalle dimensioni enormi: ora basta alle recensioni anonime». La sezione alberghi di Confindustria parla di «segnale molto importante». Un plauso arriva anche dall’Unione nazionale dei consumatori.
Le sentenze Il Consiglio di stato chiude il Samsara. Condannata l’azienda delle recensioni false
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