Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Volley, via alle sfide mondiali De Giorgi: spettacolo da urlo

I MONDIALI DI VOLLEY L’INTERVISTA L’asso pugliese, oggi allenatore, commenta l’esordio dell’Italia E parla delle sfide del Palaflorio

- di Pasquale Caputi

L’eroe dei tre mondi parla pugliese e ha accento salentino. Ferdinando De Giorgi, soprannomi­nato da tutti «Fefè», fa parte a pieno titolo della «generazion­e dei fenomeni» del volley. Da palleggiat­ore vinse tre titoli nel 1990, 1994 e 1998. Oggi allena i polacchi del Klub Sportowy Jastrzebsk­i Wegiel. Ma tifa ancora Italia e Puglia. Dove ieri, a Bari, ha preso il via la pool C del mondiale maschile.

Ferdinando De Giorgi, cosa rappresent­a questo evento per la Puglia?

«Il movimento pugliese è importante a livello nazionale, per numero di affiliati e società. Per noi la tappa mondiale è uno stimolo e una conferma. Ospitare partite di squadre che possono puntare alle medaglie è davvero un orgoglio».

Si prospetta un girone assai interessan­te.

«Sarà un torneo micidiale. Ci saranno tre squadre che vogliono arrivare fino alla fine. Prevedo grande equilibrio tra Russia, Usa e Serbia».

Ne passano quattro, però. Chi vede come ultima qualificat­a?

«Una tra Australia e Tunisia. Il Camerun non credo abbia le carte in regola per qualificar­si».

Parliamo di qualche individual­ità che gli appassiona­ti apprezzera­nno?

«Nella Russia giocatori co- me Volkov, schiacciat­ore completo, o Muserskiy, anche se il fenomeno è l’opposto Mikhaylov. Negli Usa Anderson, Christenso­n, giocatori che in Italia abbiamo già conosciuto. In questo senso anche la Serbia farà vedere tanto. Penso per esempio ad Atanasijev­ic e Podrascani­n».

L’Italia invece dove può arrivare?

«La prima vittoria con il Giappone è stata importante. Abbiamo una squadra competitiv­a, che può arrivare sino in fondo».

Parliamo invece dei suoi tre Mondiali vinti?

«Un’impresa. Sono stati Mondiali molto diversi. Nel primo arrivavamo con un nuovo gruppo e abbiamo sfidato grandi campioni: con Cuba non avevamo mai vinto».

Poi arrivarono il secondo e il terzo titolo.

«La seconda volta sapevamo che sarebbe stato difficilis­simo confermars­i. L’ultimo a Tokyo giunse dopo un cambio di allenatore, ma gran parte del gruppo proveniva dagli anni precedenti. Fu la vittoria della consapevol­ezza».

Riuscirà a vedere qualche gara al Pala Florio?

«Non credo sia possibile, vista la preparazio­ne in corso. Ho assistito il 9 alla partita inaugurale. Tornerò per vedere gli ultimi giorni a Torino. Quelli sarà impossibil­e perderli».

Il giudizio

«Sul parquet pugliese giocano squadre importanti, possono puntare alle medaglie»

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Sul campo Sopra, il match di ieri tra Russia e Australia a Bari. Sotto, De Giorgi oggi

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