Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

In Comune stop ai sussidi per minori e ragazze madri Le proteste nei municipi

- di Serena Russo

Le domande per accedere ai contributi sono state regolarmen­te inoltrate lo scorso gennaio, ma solo in questi giorni gli aventi diritto si stanno accorgendo che qualcosa non va. Sono mamme, come mamma è colei che ci racconta questa storia, anche se sceglie di rimanere anonima. Più di due figli, con Isee pari a zero. Fino a questo momento i contributi in questione le hanno fatto comodo, ma adesso, nell’ufficio del municipio di appartenen­za si è sentita rispondere che di questi fondi non se ne sa più nulla. I contributi in questione sono due. Il primo è quello assegnato alle ragazze madri. Dal sito del Comune di Bari ne è sparita ogni indicazion­e (la mamma in questione assicura che fino alla scorsa settimana esisteva la descrizion­e online del sussidio), ma non è questo il punto. Il secondo si chiama «minimo vitale» ed era erogato a quei nuclei familiari in stato di disagio, non in grado quindi di garantire ai propri figli il soddisfaci­mento dei bisogni primari. Come se non bastasse, nei municipi regna il più assoluto caos: tra coloro che avanzano legittime aspettativ­e e i dipendenti si stanno creando forti tensioni, soprattutt­o perché i secondi non sono in grado di fornire risposte. «Non sappiamo più che dire», commenta il presidente del quinto Municipio, Gianni Moretti. L’appello a un prelievo dal fondo di riserva, in modo da coprire il fabbisogno, arriva dalla consiglier­a comunale di opposizion­e, Irma Melini.

Un’apertura arriva dall’assessore comunale al Welfare, Francesca Bottalico: «In questi ultimi anni i contributi per la spesa sociale e socio-sanitaria sono aumentati di oltre cinque milioni di euro, per- ché purtroppo sono cresciute le situazioni di disagio, specialmen­te quelle legate allo stato di salute dei cittadini e agli effetti della crisi economica. Purtroppo il bilancio ordinario non può offrirci grandi garanzie e i fondi statali stanno via via diminuendo. Per questo – prosegue l’assessore - stiamo valutando il prelievo dal fondo di riserva e abbiamo chiesto alla Regione l’attivazion­e di nuovi fondi su cui speriamo di poter contare a breve».

Per la consiglier­a di opposizion­e Irma Melini, però, c’è un errore alla base: «Hanno creduto che le nuove forme di sostegno, Red e Rei, coprissero questi casi. Ma così non è. Molti dei richiedent­i si trovano esclusi e adesso non sanno a che santo votarsi». Da Palazzo di Città, cui dagli stessi municipi vengono segnalati diversi casi gravi, assicurano che si sta facendo il possibile per risolvere il caso.

L’assessora Bottalico

I costi per la spesa sociale sono aumentati e i contributi stanno diminuendo Valutiamo l’accesso al fondo di riserva

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