Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Spaccio, affitti in nero, sporcizia Ecco perché il quartiere è stanco»
Cipriani, l’uomo della petizione: «Case svendute a 45 mila euro»
«Il problema non riguarda tutti gli extracomunitari che vivono al quartiere Libertà, ma solo quelli che aggrediscono i residenti senza una ragione, quelli che spacciano e quelli che non rispettano le regole del vivere civile». A parlare è Luigi Cipriani, coordinatore del Movimento «Riprendiamoci il futuro» che nei mesi scorsi ha inviato una petizione con tremila firme al ministro degli Interni, Matteo Salvini invitandolo a Bari per rendersi conto dei disagi che vive il rione più popoloso della città.
Domani (oggi, ndr) il ministro Salvini sarà al quartiere Libertà, affronterà subito la questione extracomunitari?
«Certo, è una delle emergenze nel nostro quartiere, insieme a tanti altri problemi che non sono stati mai affrontati seriamente e restano quindi irrisolti».
Non pensa che generalizzando la questione si possano innescare dei malcontenti tra le decine di stranieri che vivono lì e onestamente si guadagnano da vivere?
«Vorrei chiarirlo meglio questo punto per evitare fraintendimenti».
Dica
«Non faccio una battaglia contro gli immigrati che rispettano le regole della civiltà, ma contro coloro che aggrediscono i residenti senza motivo o che spacciano tra le vie del quartiere, che si prostituiscono, che fanno i loro bisogni nei secchi in mezzo alla strada, che vivono ammassati in garage o micro appartamenti facendo baccano anche nel cuore della notte. I cittadini sono terrorizzati, vogliono fuggire dalle loro case. Qualche giorno fa ho incontrato una signora che sta svendendo la sua casa a 45 mila euro per trasferirsi a Bitritto. Una casa che nel 2010 ha pagato 180 mila euro. Vuole portare i suoi figli lontano dal Libertà».
In concreto cosa chiederà a Salvini?
«Vorrei, qualora fosse possibile, accompagnarlo a fare una passeggiata in via Dante continuando fino a via Indipendenza per mostrargli le catapecchie in cui vivono ammassati gli stranieri e chiedergli che vengano fatti controlli veri sul mercato degli affitti. Sono proprio gli affitti facili e senza nessun controllo che hanno favorito l’incremento degli extracomunitari al Libertà. Cosa che invece non accade nelle altre zone della città. Al ministro vorrei mostrare anche l’area 51. In particolare corso Italia perché veda con i suoi occhi quello che accade». Si spieghi meglio
«Sotto i portici a pochi metri dalla stazione bivaccano tanti stranieri. Basta fare una passeggiata per vedere accatastati materassi e mobilio. Gli extracomunitari mangiano, dormono per strada e lì fanno i loro bisogni. Sotto gli occhi delle persone che abitano nelle palazzine davanti ai portici. Le ultime foto di questo spettacolo disgustoso le ho scattate stamattina (ieri, ndr)».
Luigi Cipriani Porterò il ministro per strada Vedrà come si vive qui