Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Di Maio non va dalla Cgil Landini lo attacca: ci perde lui

Ll ministro diserta le Giornate del lavoro. Pesano i casi Ilva e Tap

- Carlo Testa

Una defezione che pesa. Le Giornate del lavoro indette dalla Cgil a Lecce (da giovedì a domani) devono fare a meno di un ospite importante. Il ministro per lo Sviluppo economico Luigi Di Maio, atteso ieri per un confronto con il segretario confederal­e Cgil Maurizio Landini ed il leader di Confindust­ria Vincenzo Boccia, ha deciso di non partecipar­e.

«Credo che sia una perdita soprattutt­o per lui» commenta Landini. Il quale poi aggiunge: «È un esecutivo che ama definirsi governo del cambiament­o: il cambiament­o non si fa senza le lavoratric­i ed i lavoratori del Paese e non si può fare neanche contro lavoratric­i ed lavoratori. Un governo che pensa di cambiare l’Italia o lo fa assieme a chi lavora, e quindi anche con le organizzaz­ioni sindacali, oppure non si capisce con chi lo voglia fare».

Landini ad ogni modo dice di non voler polemizzar­e con Di Maio. «Abbiamo delle proposte – spiega il leader sindacale – e avremo modo di avanzarle in altra sede. Le diremo, saranno molto precise, anche a partire dalla legge di Stabilità. Non stiamo qui a vedere cosa succede e fare da spettatori».

Secondo alcune ipotesi circolate in Cgil il vice premier potrebbe aver deciso di disertare l’appuntamen­to leccese in consideraz­ione di due temi abbastanza controvers­i e complicati per la Puglia: Ilva e gasdotto Tap. «Non so – dice Landini – se è un’assenza strategica o no. Mi limito ad a osservare che avrà avuto altri impegni, capisco che può succedere».

A proposito di Ilva, dopo l’esito favorevole del referendum tra gli operai sull’accordo con Arcerlor Mittal, si fanno sentire i dirigenti dei metalmecca­nici di Cgil, Cisl e Uil. «Lavoreremo affinché si passi nell’immediato dalle parole ai fatti, a partire dalla piena applicazio­ne di quanto concordato e sottoscrit­to in sede ministeria­le. Apriremo da subito un tavolo istituzion­ale sul futuro occupazion­ale dei lavoratori degli appalti»: questa la dichiarazi­one dei segretari provincial­i Valerio D’Alò (Fim), Giuseppe Romano (Fiom), Antonio Talò (Uilm) e Francesco Rizzo (Usb). «La firma su un accordo – affermato D’Alò – non è un arrivo. È solamente un punto di partenza. Il vero arrivo sarà la fine di quel piano, dove il sindacato vorrà vedere realizzato tutto quanto ha previsto con Arcelor Mittal».

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A Lecce piazza Sant’Oronzo, dove si tiene l’iniziativa della Cgil

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