Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Voto, il ribaltone di Cassano
Politica Lo strappo nel centrodestra. Domani vertice decisivo. «Ormai sono saltati tutti gli equilibri» L’ultimatum dell’ex senatore di FI: subito candidato sindaco o passo con Emiliano
L’ex senatore di Forza Italia Massimo Cassano è pronto a lasciare il partito e il centrodestra per passare con il governatore Michele Emiliano qualora non fosse designato candidato sindaco nel corso del prossimo vertice di che si terrà domani. «Gli equilibri sono ormai saltati», dichiara Cassano, che avrebbe già avviato contatti anche con il sindaco Antonio Decaro.
Alle regionali con Michele Emiliano e alle comunali di Bari con Antonio Decaro, questo è lo scenario che potrebbe vedere presto le truppe dell’ex senatore Massimo Cassano di nuovo fuori dall’alveo del centrodestra e accanto ai due big del Pd nelle prossime competizioni elettorali con delle liste civiche. In testa Puglia Popolare.Il percorso è stato tracciato dallo stesso Cassano - rientrato in Forza Italia dopo una esperienza di sottogoverno con gli ex premier Matteo Renzi e Paolo Gentiloni e candidato alle Politiche di marzo senza tuttavia essere rieletto nonostante gli oltre 50mila voti – venerdì sera, nel corso di un incontro affollatissimo col suo gruppo. Cassano avrebbe confidato ai suoi che dagli ambienti del centrodestra, compresa FI, sarebbe partita informalmente nei giorni scorsi la richiesta di una sua candidatura a sindaco di Bari, con un passo indietro di Fabio Romito, candidato della Lega. Candidatura rafforzata, proprio a Bari, dal leader del partito, nonché ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini. L’ex senatore vorrebbe, però, che quella proposta informale fosse messa nero su bianco. Insomma, una cosa è certa: Cassano è stanco di aspettare Godot.
Il ragionamento che ha fatto ai suoi venerdì scorso è che il tavolo di centrodestra non solo langue, ma ognuno va per i fatti suoi, con la Lega che fa fughe in avanti. Quindi, ragiona l’ex senatore, si attende l’esito dell’ennesimo tavolo di centrodestra convocato per domani. Se dal tavolo intorno a cui siedono Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Udc, Idea e la stessa Puglia Popolare, uscisse di nuovo fumata nera, allora liberi tutti. Se non è un ultimatum, gli assomiglia molto. D’altronde è lo stesso Cassano a confermare una forte insofferenza, non solo sua. «Sono stato convocato a questo tavolo – dice l’ex senatore forzista che da mesi chiede rinnovamento
Massimo Cassano Non faccio minacce però è un fatto che ormai sono saltati tutti gli equilibri
nel partito berlusconiano - però poi c’è una dichiarazione di Andrea Caroppo (coordinatore regionale della Lega, ndr) in cui afferma che loro possono andare anche da soli. Quindi la cosa si complica sempre di più. Il mio gruppo, a vari livelli, non vuole più prestare il fianco alle sconfitte per salvare la sedia o la poltrona di qualcuno. Sono in molti a fare ragionamenti diversi». Il riferimento è al consigliere regionale Gianni Stea, parcheggiato da tempo nel gruppo misto del Consiglio regionale, nonostante abbia chiesto di entrare nel gruppo di Forza Italia. «È rifiutato dal gruppo della Regione – stigmatizza Cassano – Ovviamente si sta guardando intorno». Stea, dal canto suo, affonda: «Manteniamo la nostra autonomia come Puglia popolare, considerata la situazione. La Lega ha dimostrato di non essere affidabile con le fughe in avanti. Non possiamo accettare candidati imposti. Con Emiliano stiamo dialogando. Dico solo che la nostra presenza sarà determinate per la vittoria, qualunque sia il percorso che sceglieremo». Cassano tiene a ribadire: «Per Bari siamo sul tavolo di centrodestra e vediamo quello che succede. Vediamo qual è l’atteggiamento della Lega. Se propongono un out out, andranno da soli. Non faccio minacce. Però è un fatto che sono saltati tutti gli equilibri. Nessuno, a questo punto, può dire niente a nessuno. Lunedì sentiamo le proposte, la posizione ufficiale della Lega e poi decideremo. Ognuno si assume la responsabilità di quello che fa. Mentre siamo sul tavolo, la Lega dichiara di avere già il candidato sindaco. E poi si fa appello all’unità».
Sulla sua possibile candidatura, Cassano dice: «Se dovessero propormi di essere il candidato unitario della coalizione, allora farei un giro di consultazioni prima all’interno della mia famiglia, poi del gruppo. Dopo la decisione. Ovviamente – sottolinea Cassano - senza primarie».
Lunedì sentiamo le proposte e la posizione ufficiale della Lega: a quel punto decideremo