Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Anche sculture nella nuova via Sparano
Torna l’ipotesi della strada museo: troveranno posto il cavallo di Ceroli, i telamoni e le opere al Della Vittoria
Una retromarcia improvvisa in dirittura d’arrivo. Si può definire così la decisione del Comune di sistemare nella nuova via Sparano anche le sculture, come previsto nel progetto dell’architetto Guendalina Solimei. Nell’isola pedonale rimessa a nuovo troveranno posto il Cavallo di Ceroli in corso Vittorio Emanuele, i telamoni nell’androne del Comune e le sculture nella zona dell’Arena Della Vittoria.
Torna l’idea che undici anni or sono mezza città non seppe apprezzare. Sostenendo che la strada dovesse mantenere solo la sua antica vocazione commerciale. Sì alle vetrine, alla nuova pavimentazione, ai lavori di restyling. Ma mai e poi mai con l’inserimento di opere d’arte che avrebbero potuto annacquare lo shopping e attirare i vandali. Con il risultato che il progetto vincitore del concorso di idee ne uscì artisticamente ridimensionato. Complice anche la carenza di fondi. Ma i tempi si sa cambiano. E adesso la nuova via Sparano potrebbe tornare alla sua antica versione su tavola: la strada museo immaginata nel 2007 dall’archistar Guendalina Salimei.
Statue, opere e installazioni a ridosso dei maggiori punti di interesse e senza alterare quel (benedetto) effetto cannocchiale ottenuto dalla rinuncia alle compiante palme. Detta così sembrerebbe una clamorosa retromarcia e invece l’ipotesi è più che concreta. «L’idea di valorizzare la nuova via Sparano con opere d’arte è cosa altamente percorribile» conferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso, dando così seguito a quei seppur timidi contatti avviati mesi fa dal sindaco Antonio Decaro con la Soprintendenza. L’idea di rispolverare l’arte nasce proprio dal primo cittadino duAbate rante uno dei suoi numerosissimi e sempre più frequenti sopralluoghi nel cantiere più atteso (e più discusso) degli ultimi anni. «Mancano meno di 100 giorni alla fine dei lavori – ragiona Galasso – e pensare di mettere opere d’arte lungo via Sparano sarà un po’ come mettere lo smalto alle unghie».
Nella lista delle opere da sistemare su strada ci sarebbero il Cavallo di Ceroli, oggi situato su corso Vittorio Emanuele e pronto quindi a tornare davanti alla chiesa San Ferdinando con angolo via Gimma, proprio lì dove soggiornò per pochi mesi nel lontano 2004. Per un posto al sole ci sono anche i quattro Telamoni dello storico ed ex palazzo de La Gazzetta del Mezzogiorno, oggi all’ombra nell’androne di Palazzo di Città e pronti a tornare nel salotto della musica, all’incrocio con piazza Moro. Non senza dimenticare l’infinità di sculture sistemate e realizzate nella zona del Della Vittoria per i Giochi dei Mediterraneo del 1997 per i Giochi del Mediterraneo e oggi parcheggiate e dimenticate nei pressi dell’Arena della Vittoria». (L’Ulisse di Pantaleo Avellis, Il Costruttivo Bari 1997 di Nicola Carrino, La Vela di Raffaele Spizzico, La Costellazione di Re Sale di Fernando De Filippi e Il Volo di Antonio Paradiso). Per averne un inventario basterebbe leggere il documento presentato al Comune un paio di anni fa dal Comitato per la Liberazione delle Palme, nato per goliardia in occasione della, seppur breve, fase di consultazione tenuta da Decaro con i cittadini. Con il compromesso di un addio alle palme rimpiazzato con il verde agli incroci. Incroci nei quali ci saranno stalli per i ciclomotori e posti dedicati a disabili e ai negozianti per le operazioni di carico e scarico. Insomma, dei piccoli punti di raccolta merci.
Giuseppe Galasso
Mancano meno di cento giorni alla fine del cantiere, inserire le opere d’arte sarà come mettere lo smalto sulle unghie