Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Emiliano-Cassano, verso l’intesa
Politica Incontro cordiale ieri pomeriggio. Confermate le indiscrezioni su un probabile accordo elettorale Il governatore: «Faccio così da 15 anni». L’ex senatore di FI pronto al ribaltone
Da una parte il governatore del Pd Michele Emiliano, dall’altra l’ex senatore di FI Massimo Cassano: i due si sono incontrati ieri pomeriggio e l’intesa per un cartello elettorale appare sempre più probabile. Progetto rivendicato proprio da Emiliano, che infatti dichiara: «Faccio così da quindici anni, i malpancisti se lo ficchino in testa».
Il fidanzamento è fatto, per sapere se sarà matrimonio occorrerà aspettare un po’ di tempo. Qualche mese, non di più. E comunque sempre prima delle Comunali di Bari, nella prossima primavera. Il governatore Michele Emiliano e il movimento “Puglia popolare” di Massimo Cassano e Gianni Stea si sono incontrati e si sono dichiarati amore reciproco. Sicché salvo colpi di scena difficili a realizzarsi – per esempio la candidatura a sindaco di Cassano in rappresentanza del centrodestra – l’intesa cordiale tra Puglia popolare e la coalizione di Emiliano diventerà un’alleanza politica.
Il governatore è stato ospite del movimento, ieri sera, nel quartier generale di Cassano, all’interporto di Bari, dove ha sede l’azienda di famiglia (gruppo Degennaro). Emiliano, replicando alle profferte generose di Cassano e Stea, non poteva essere più chiaro. «Serate come questa – sottolinea il presidente della Regione – non sono davvero una novità per me. Il tentativo di ragionare con forze aggiunte alla coalizione è una necessità dell’elezione diretta del sindaco o del presidente della Regione, quando cioè un voto più dell’avversario può rivelarsi decisivo».
Insomma Emiliano non nega di voler interloquire con Puglia popolare come era apparso evidente nei giorni scorsi, dopo le voci che lo volevano in procinto di designare come assessore il consigliere Stea (eletto col movimento Schittulli, poi passato a FI ma con il diniego del gruppo di potersi iscrivere tra i forzisti). Sarà assessore? Bitante sognerà aspettare la reazione dei partiti di maggioranza, le ambizioni di qualcuno e le idiosincrasie di qualcun altro.
Tuttavia la collaborazione politica c’è. E del resto proprio Stea sottolinea che fin qui «abbiamo votato con Emiliano sul Red e abbiamo sostenuto le sue posizioni su Tap, Ilva, le trivelle e l’ambiente». Stea, come Cassano, chiede di conoscere le risposte che Emiliano è chiamato a dare nel corso della serata sulla base delle domande poste da diversi esperti su tre materie: turismo, agricoltura e ambiente. «Poi – conclude il consigliere che lancia l’allarme sui ritardi nell’attuazione del Piano rurale – tireremo le conclusioni in un’apposita riunione». Anche Cassano – leader di Puglia popolare e in quanto tale presente fino a lunedì alle riunioni del centrodestra – pone domande e dichiara la propria posizione. In apparenza è neutrale. «Le liste civiche – dice – possono dare valore aggiunto ai partiti tradizionali (non dice quali, ndr). Su queste basi si può creare una classe dirigente diversa dal passato. Noi vorremmo mettere le nostre forze in un contenitore civico impor- per creare le condizioni che mancano nella politica e ricominciare dal basso». In astratto, Cassano svolge un ragionamento che potrebbe attagliarsi anche al centrodestra.
A sciogliere il possibile equivoco è proprio Emiliano. «È stato un errore del centrodestra - dichiara il governatore - non aver curato e aver lasciato andare Puglia popolare. Spero di poterla curare io nei prossimi anni». Più fidanzamento di così non si può. E alle anime belle del centrosinistra che potrebbero arricciare il naso, Emiliano replica in modo rude. «Stasera – insiste – non facciamo niente di diverso da quello che facciamo da 15 anni. È bene qualche malpancista se lo ficchi in testa. Quando nel 2004 vinsi le elezioni a Bari, riuscii a farlo perché spostai 65 mila voti dalla mia parte. Voti che non erano del centrosinistra».
La platea applaude. In sala c’è l’ex parlamentare di Fi Simone Di Cagno Abbrescia, nominato dalla Regione al vertice di Aqp, simbolo eloquente del metodo di Emiliano di allargarsi oltre la coalizione. Qualche sedia più in là siede l’imprenditore Salvatore Matarrese, figlio di Vincenzo, cui Emiliano si rivolge evocando la demolizione di Punta Perotti («i sindaci affrontano prove drammatiche, quella fu per me una scelta durissima»). Ci sono anche gli imprenditori Donato D’Agostino di Bari (comparto della chimica) e Giuseppe Cavallo di Francavilla Fontana. In mezzo al pubblico alcuni manager, amici personali di Cassano, il sindacalista Pino Carenza (ex
Massimo Cassano Le liste civiche danno valore aggiunto, così si può creare una classe dirigente diversa
Michele Emiliano Il centrodestra ha sbagliato a non aver curato “Puglia popolare” Spero di poterlo fare io
Ugl, ora segretario nazionale di Usae). In prima fila i coordinatori provinciali di Puglia popolare, a cominciare dall’attivissimo Luigi Mazzei di Lecce (ex consigliere regionale). E poi vari consiglieri comunali: di Monopoli, Mola, Ruvo, Altamura, Terlizzi, Conversano.
Restano sempre consiglieri «civici», ma da domani, in qualche caso, dovranno prepararsi a cambiare coalizione.