Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sinistra italiana stoppa l’ex senatore Coalizione in silenzio
Lo scoglio di una possibile intesa con Decaro
Centrosinistra in subbuglio dopo il convegno che l’altra sera ha segnato un passo in avanti verso l’intesa tra Michele Emiliano e l’ex senatore forzista Massimo Cassano. Sono in pochi, tuttavia, a prendere la parola. Lo fa, per ora, solo Sinistra italiana per lanciare un perentorio altolà verso il Pd, il governatore Emiliano e anche il sindaco di Bari Antonio Decaro.
Il primo cittadino per ora è solo uno spettatore (interessato) di quello che sta succedendo. Ma l’eventuale intesa tra Emiliano e Cassano avrebbe vari effetti, anche sulla sua posizione. Vediamo, dunque, le varie conseguenze: il fedelissimo dell’ex senatore, Gianni Stea, entrerebbe nella giunta regionale; questo predisporrebbe il centrosinistra ad aprirsi ad un nuovo alleato, seppure ingombrante, sotto le spoglie di lista civica (Puglia popolare); la strategia concepita per le Regionali del 2020 sarebbe estesa e anticipata alle Comunali del 2019. Per ragioni intuibili: il più robusto insediamento elettorale di Puglia popolare è a Bari. Decaro ha lungamente e ferocemente polemizzato con Cassano sulle questioni più varie. Ma non è questa la remora a farlo rientrare nella sua coalizione elettorale. In politica le liti vengono presto archiviate. Il punto è un altro: accettando l’ex senatore metterebbe a repentaglio l’alleanza, fin qui granitica, con Sinistra italiana. Ieri sono arrivati due avvertimenti da quel partito. «Siamo abituati – dice Nicola Schingaro, segretario cittadino – a vedere Emiliano come promotore di pacchetti elettorali “all inclusive” che nulla hanno a che fare con la politica, ma rispondono a spregevoli ed inaccettabili logiche di potere. In Regione, dall’opposizione, SI da tempo ha assunto una posizione molto critica nei confronti del modus operandi di Emiliano. Sul piano comunale riteniamo imprescindibile che Decaro prenda le distanze e si chiami fuori da queste pratiche. Che macchierebbero la dignità di un percorso politico e quindi non lascerebbero presagire nulla di buono per il futuro di questa città». L’altro avvertimento arriva dal segretario regionale di SI, Nicola Bavaro: «Il Pd batta un colpo e chiarisca la propria posizione». Il Pd però tace. Il segretario cittadino, Silvio Delle Foglie, aspetta di riunire l’assemblea. Il segretario provinciale, l’emilianista Ubaldo Pagano, si limita a dire che «raggiunta l’intesa, sarebbe difficile obiettare su Cassano che è stato sottosegretario nel governo Renzi (in quota Alfano, ndr)». Tace il sindaco. Ed è probabile che resterà a lungo in silenzio. L’arrivo di Cassano in coalizione sarebbe un guadagno elettorale (toglie voti a destra e li porta nel centrosinistra). Ma deve valutare l’eventuale disimpegno di SI e la reazione di un elettorato che ora, in tempi di tripolarismo, non ha più solo due opzioni possibili.
Intanto Emiliano consulta la sua maggioranza e si prepara a nominare Stea nella giunta. Lo farà solo dopo che Cassano avrà (eventualmente) lasciato il centrodestra. Inoltre continua il pressing incessante su Mino Borraccino (SI) perché entri nell’esecutivo: l’operazione non è affatto chiusa.
❞
Nicola Schingaro
Siamo abituati a vedere Emiliano promotore di pacchetti elettorali all inclusive che nulla hanno a che fare con la politica