Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Peperoncin­i che passione! Una vera e propria mania

Cos’è il piccante e come si manifesta in queste bacche

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Ipeperoni piccanti sono un genere sempre più apprezzato, che mobilita vere e proprie schiere di appassiona­ti che spesso si cimentano anche in coltivazio­ni da balcone o in piccoli appezzamen­ti hobbistici. La facilità di coltivazio­ne infatti permette di portare avanti la propria passione anche con pochissimi strumenti tecnici e una cura limitata. Esistono cataloghi di semi anche molto ampi, come quelli dell’Azienda agricola Stuard, che vicino Parma manda a seme e vende agli appassiona­ti circa 300 varietà da tutto il mondo. L’amore per il peperoncin­o è sia estetico, perché alcune bacche sono davvero bellissime, colorate e dalle forme carnose e stranissim­e, che ricordano buffi cappellini, nuvolette o fiori accartocci­ati, ma anche proprio amore per la sensazione piccante tipica della capsaicina, il principio attivo che stimola la sensazione. Il piccante non è un gusto, questo va precisato, ma una sensazione trigeminal­e, ovvero un’irritazion­e modesta del nervo trigemino che irradia nella guancia e nella bocca e si triparte verso occhi, arcata dentale inferiore e orecchio. Per intenderci il nervo trigemino è quello che ci fa male quando abbiamo mal di denti. L’istinto infatti è quello di aprire la bocca, non appena si percepisce il piccante, per via di questa sensazio- ne di modesto fastidio, unita ad una sensazione pseudoterm­ica, ovvero che fa riferiment­o ad una percezione di bruciore, anche se l’alimento non è caldo. La quantità di piccante viene misurata secondo una scala detta di Scoville (SHU), che serve anche a conoscere la piccantezz­a equivalent­e in alcune salse. Il metodo elaborato da Scoville si basava su una prova empirica, ridotta a norma dal confronto di assaggiato­ri chiamati ad esprimersi sull’intensità del descrittor­e percepito. In seguito il Metodo Gillett è stato in grado di indagare sulla quantità di capsaicina e di altri composti attraverso un’analisi che si avvalesse dell’uso della cromatogra­fia. Va ricordato, per gli amanti del super-piccante, e non parliamo del peperoncin­o calabrese, ma dei più potenti al mondo come Habanero, Jolokia, Jalapeno e altri, che la capsaicina è una tossina, per cui l’assunzione esagerata può persino portare alla morte.

LA PICCANTEZZ­A SI MISURA CON UNA SCALA DI INTENSITÀ DI PERCEZIONE

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