Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Le larghe intese di Emiliano mettono in subbuglio il Pd De Franchi neo consulente
Stea e forse Borraccino assessori, i consiglieri chiedono chiarezza Quinto consulente, il governatore nomina De Franchi all’energia
In un punto si tesse, in un altro si sfila. La tela della nuova giunta regionale è molto difficile da completare. Da un lato il governatore Michele Emiliano ha nominato Gianni Stea (proveniente dal centrodestra) e si prepara a indicare Mino Borraccino (proveniente da Sinistra italiana, in via ripensamento sull’ostilità che ha fin qui manifestato verso la giunta regionale). Dall’altro lato, tuttavia, si alzano le fortissime proteste del gruppo Pd che ieri pomeriggio è rimasto riunito a lungo con il governatore. A Emiliano è stata rivolta una domanda molto chiara sul perché l’allargamento del perimetro dell’alleanza (con Stea e il designando Borraccino) debba essere compiuto a spese del Pd. È noto, infatti, che le due caselle andrebbero a riempire i vuoti lasciati dall’uscita dal governo regionale dei democrat Filippo Caracciolo e Michele Mazzarano.
Ieri il coordinamento regionale di Mdp ha designato Borraccino (iscritto a Sinistra italiana) quale possibile nuovo assessore. «Da mesi ne discutevamo con Emiliano - dice il consigliere regionale Ernesto Abaterusso - e avevamo sempre detto di essere pronti ad assumere una responsabilità di governo, purché Emiliano accettasse una serie di condizioni. Sono accettate, ora siamo pronti ad entrare in giunta: per invertire il metodo di governo, stabilire un programma di fine legislatura e riformulare l’alleanza di governo partendo dal centrosinistra». Le condizioni poste dal coordinamento di Mdp riguardano la rivisitazione del piano ospedaliero («dopo la fretta imposta dalla necessità di applicare il decreto 70 sui posti letto»); l’assunzione di personale nella sanità; la stabilizzazione dei precari; la doppia preferenza nella legge elettorale; il 20% del Piano rurale da dedicare al dramma della xylella; i bandi dei fondi Ue da destinare ai progetti strategici e da formulare d’intesa con i Comuni. L’arrivo di Stea non è problema («egli sposa il progetto del centrosinistra»), mentre restano freddi i rapporti con i vendoliani di SI. «Vorremmo certo discutere con i compagni di Sinistra italiana - dice Abaterusso - ma a livello nazionale loro stanno ragionando sul come costruire una sorta di quarto polo con il movimento di De Magistris e Potere al popolo». Mentre, viceversa, Mdp sta osservando da vicino le evoluzioni in casa del Pd. «Se Zingaretti vince il congresso e spazza via l’epoca Renzi - afferma Abaterusso non avremmo difficoltà a ragionare con il Pd. E anche alle Europee potremmo pensare ad una lista comune che si richiami al socialismo europeo». Replica di Nicola Bavaro, segretario di SI: «Noi restiamo all’opposizione e Leu non esiste senza Sinistra italiana».
Nella riunione del Pd, Emiliano ha lungamente difeso le ragioni dell’allargamento a destra e del consolidamento verso sinistra. Ha invitato il Pd al sacrificio. Ma pare aver assicurato spazio ai democrat (potrebbe toccare a Michele Mazzarano) nel caso in cui la giunta dovesse registrare qualche defezione. Il pensiero è corso a Leo di Gioia, possibile candidato sindaco a Foggia.
Intanto dopo l’ennesima seduta consiliare sciolta per mancanza del numero legale, protesta l’opposizione. Francesco Ventola (Nci) parla della maggioranza di Emiliano come di «un’arca di Noè». Nino Marmo (FI) addita il governatore come «l’artefice della paralisi della regione e dei suoi organismi». Ultima annotazione. L’avvocato barese Rocco De Franchi, già vice sindaco di Taranto, è stato nominato consigliere del presidente Emiliano. Esperto ambiente, curerà il Piano energetico regionale, le questioni Ilva e le energie rinnovabili.
❞ Ernesto Abaterusso (Leu) Emiliano ha accettato una serie di condizioni Siamo pronti a entrare in giunta