Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Un patrimonio di tutto il Sud la Gazzetta va messa in salvo»
Lorusso, segretario nazionale della Fnsi, tra paure dei giornalisti e scenari futuri
«Ai giornalisti e ai lavoratori de La Gazzetta del Mezzogiorno, della Sicilia e dell’intero gruppo editoriale deve andare la solidarietà non solo dell’intera categoria, ma anche delle comunità, dei lettori e dei cittadini. Si tratta di un patrimonio editoriale, culturale e di professionalità che ha contribuito a fare la storia del Sud Italia». Lo ripete più volte il segretario generale della Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana) il pugliese Raffaele Lorusso, volato in queste ore a Catania per la vicenda relativa al sequestro e alla confisca delle quote societarie dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo.
Segretario, non teme che tutto ciò possa in qualche modo ledere l’autorevolezza dell’informazione?
«No, perché bisogna tenere distinti i due aspetti. Non si può mettere sullo stesso piano ciò che viene contestato all’editore, per ora è solo un’ipotesi di reato, e l’attività dei colleghi giornalisti. Per come li conosciamo noi hanno sempre svolto il loro lavoro con passione e nell’interesse esclusivo delle comunità di riferimento, di cui essi stessi fanno parte. Sicuramente c’è un danno d’immagine ma, lo ripeto, stiamo parlando di giornalisti che hanno sempre svolto liberamente la loro attività. E per questo la solidarietà deve essere unanime, anche da parte dei lettori e delle comunità».
Quali sono le azioni della Fnsi a tutela dei giornalisti?
«Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) abbiamo manifestato al procuratore di Catania la preoccupazione per due giornali, La Sicilia e La Gazzetta, che rappresentano un patrimonio per l’informazione. Tra i circa 170 lavoratori (alla Gazzetta domani finisce anche la solidarietà dei poligrafici, ndr) c’è molta inquietudine per la tenuta aziendale e quindi, da parte nostra, c’è la necessità di far sì che questa fase di difficoltà non si ripercuota sulla tenuta dei livelli occupazionali. Gli amministratori giudiziari sono tenuti a salvaguardare l’integrità del patrimonio oggetto di confisca, devono gestire l’ordinaria amministrazione e ogni provvedimento che non sia ordinario deve essere sottoposto al tribunale. La Fnsi è pronta ad assistere i colleghi anche sul piano tecnico e legale».
In questa situazione sarebbe possibile un eventuale cambio di proprietà?
«Se agli amministratori giudiziari perviene un’offerta di acquisto sono tenuti a valutarne la congruità e a sottoporla al tribunale. Tribunale che, sentita la Procura, può autorizzarla. Questo prevede la legge».
Ora cosa vi aspettate? «Ferma restando l’attività degli inquirenti e tenuto conto delle esigenze di indagine, è auspicabile che questa fase si concluda nel più breve tempo possibile. I quotidiani non sono imprese come le altre, producono un bene delicato ed essenziale per la democrazia».
❞ Se perviene un’offerta di acquisto, chi ora amministra per vie giudiziarie è tenuto a valutarne la congruità ed a sottoporla al vaglio del Tribunale
❞ Tenuto conto delle esigenze di indagine adesso è auspicabile che questa fase così delicata si concluda nel più breve tempo possibile