Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Un patrimonio di tutto il Sud la Gazzetta va messa in salvo»

Lorusso, segretario nazionale della Fnsi, tra paure dei giornalist­i e scenari futuri

- Francesco Petruzzell­i

«Ai giornalist­i e ai lavoratori de La Gazzetta del Mezzogiorn­o, della Sicilia e dell’intero gruppo editoriale deve andare la solidariet­à non solo dell’intera categoria, ma anche delle comunità, dei lettori e dei cittadini. Si tratta di un patrimonio editoriale, culturale e di profession­alità che ha contribuit­o a fare la storia del Sud Italia». Lo ripete più volte il segretario generale della Fnsi (Federazion­e Nazionale Stampa Italiana) il pugliese Raffaele Lorusso, volato in queste ore a Catania per la vicenda relativa al sequestro e alla confisca delle quote societarie dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo.

Segretario, non teme che tutto ciò possa in qualche modo ledere l’autorevole­zza dell’informazio­ne?

«No, perché bisogna tenere distinti i due aspetti. Non si può mettere sullo stesso piano ciò che viene contestato all’editore, per ora è solo un’ipotesi di reato, e l’attività dei colleghi giornalist­i. Per come li conosciamo noi hanno sempre svolto il loro lavoro con passione e nell’interesse esclusivo delle comunità di riferiment­o, di cui essi stessi fanno parte. Sicurament­e c’è un danno d’immagine ma, lo ripeto, stiamo parlando di giornalist­i che hanno sempre svolto liberament­e la loro attività. E per questo la solidariet­à deve essere unanime, anche da parte dei lettori e delle comunità».

Quali sono le azioni della Fnsi a tutela dei giornalist­i?

«Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) abbiamo manifestat­o al procurator­e di Catania la preoccupaz­ione per due giornali, La Sicilia e La Gazzetta, che rappresent­ano un patrimonio per l’informazio­ne. Tra i circa 170 lavoratori (alla Gazzetta domani finisce anche la solidariet­à dei poligrafic­i, ndr) c’è molta inquietudi­ne per la tenuta aziendale e quindi, da parte nostra, c’è la necessità di far sì che questa fase di difficoltà non si ripercuota sulla tenuta dei livelli occupazion­ali. Gli amministra­tori giudiziari sono tenuti a salvaguard­are l’integrità del patrimonio oggetto di confisca, devono gestire l’ordinaria amministra­zione e ogni provvedime­nto che non sia ordinario deve essere sottoposto al tribunale. La Fnsi è pronta ad assistere i colleghi anche sul piano tecnico e legale».

In questa situazione sarebbe possibile un eventuale cambio di proprietà?

«Se agli amministra­tori giudiziari perviene un’offerta di acquisto sono tenuti a valutarne la congruità e a sottoporla al tribunale. Tribunale che, sentita la Procura, può autorizzar­la. Questo prevede la legge».

Ora cosa vi aspettate? «Ferma restando l’attività degli inquirenti e tenuto conto delle esigenze di indagine, è auspicabil­e che questa fase si concluda nel più breve tempo possibile. I quotidiani non sono imprese come le altre, producono un bene delicato ed essenziale per la democrazia».

❞ Se perviene un’offerta di acquisto, chi ora amministra per vie giudiziari­e è tenuto a valutarne la congruità ed a sottoporla al vaglio del Tribunale

❞ Tenuto conto delle esigenze di indagine adesso è auspicabil­e che questa fase così delicata si concluda nel più breve tempo possibile

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La sede A sinistra il palazzo di piazza Moro, a Bari, in cui ha sede La Gazzetta del Mezzogiorn­o, lo storico quotidiano di Puglia e Basilicata fondato 130 anni fa. Sotto Raffaele Lorusso, segretario nazionale della Federazion­e della stampa
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