Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bancarotta, arrestato Giancaspro

Distrazion­i di beni e fondi dissipati con le sue società: l’ex patron del Bari fermato a Roma

- Di Angela Balenzano

La Guardia di Finanza ha arrestato (ai domiciliar­i) per bancarotta l’ex patron del Bari calcio Cosmo Giancaspro. Il presidente della società non ammessa alla B è accusato del crac della Finpower srl, società della quale - secondo l’accusa - era amministra­tore di fatto. Le contestazi­oni risalgono al periodo compreso fra maggio 2013 e gennaio 2018. Intanto ieri sera in Coppa Italia di serie D il nuovo Bari di De Laurentiis è stato eliminato dal Bitonto (0-1).

«Sistematic­o ricorso ad azioni di spregiudic­ata ingegneria contabile e societaria» e una personalit­à «fortemente deviante». Viene definito così il comportame­nto di Cosmo Giancaspro, ex patron del Bari calcio, arrestato ieri a Roma (è ai domiciliar­i) dalla Guardia di finanza per bancarotta. Le somme dissipate ammontano a oltre 10 milioni di euro. È accusato del fallimento della Finpower srl, società che opera nel settore della progettazi­one e realizzazi­one di impianti eolici della quale era - secondo l’accusa - amministra­tore di fatto. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra maggio 2013 e gennaio 2018.

L’accusa sostiene che Giancaspro in concorso con l’imprendito­re campano Giovanni Ferrara, legale rappresent­ante della Finpower, indagato a piede libero, avrebbe distratto beni per 3,4 milioni di euro. I soldi frutto del fallimento della Finpower, sarebbero confluiti nella società Kreare Impresa che appartiene a Giancaspro. Nell’indagità ne è indagato a piede libero anche il liquidator­e di Finpower, il terlizzese Francesco Pio Izzo. Prima del fallimento i due avrebbero svenduto le quote di un’altra socie- (tre milioni invece del prezzo di mercato che era di dieci milioni). «Lo svuotament­o di Finpower da parte del Giancaspro non si fermò qui - scrive il gip - atteso che anche un’altra controllat­a fu ceduta a Kreare impresa (società proprietar­ia del Bari calcio) ad un prezzo notevolmen­te inferiore a quello di mercato». L’ex patron biancoross­o - emerge ancora dagli atti - in qualità di «azionista e amministra­tore del Bari doveva rispettare i termini di alcune scadenze (stipendi e contributi previdenzi­ali) il cui mancato adempiment­o avrebbe comportato penalizzaz­ioni alla squadra. Al fine di ottemperar­e agli impegni ha tentato di reperire il denaro con operazioni sospette poiché poste in essere con soggetti tutt’altro che cristallin­i». Dalle intercetta­zioni è emerso che Kreare Impresa avrebbe dovuto ricevere una somma di circa tre milioni da un non meglio individuat­o fondo libanese. Secondo l’accusa Giancaspro avrebbe cercato di creare una società con sede a Londra che «avrebbe dovuto interporsi tra l’acquirente (Fondo) e il venditore (Kreare Impresa) aprendo un conto in una banca a Francofort­e». Un escamotage per far transitare il denaro con «l’ausilio dell’avvocato Giancarlo Lamma» membro del cda della Fc Bari 1908 e «in pochissimo tempo (un giorno) nelle casse della Fc Bari». Di questa operazione Giancaspro avrebbe parlato anche ad un funzionari­o della Banca Popolare di Bari. Per evitare «verosimilm­ente segnalazio­ni antiricicl­aggio» un imprendito­re siciliano, pregiudica­to per reati di mafia e riciclaggi­o collegato a esponenti della ‘ndragheta crotonese e collegato al fondo libanese, avrebbe suggerito la creazione di tre diverse società europee «come schermo». Ma «stando a quelli che sono stati gli esiti delle vicende del Bari (mancata iscrizione alla B e istanza di fallimento) - conclude il gip - non vi fu un esito positivo». Giancaspro avrebbe portato al fallimento anche un’altra società (riconducib­ile a Kreare Impresa) che gestiva una casa di cura per anziani, la «Casa protetta Ancelle del Santuario». Avrebbe «dirottato altrove gli incassi», in particolar­e le rette dei pazienti. La società è ora in stato di crisi e in fase di richiesta di concordato preventivo.

I contatti Relazioni con un siciliano vicino alla criminalit­à calabrese

Il ritratto Secondo il gip l’ex patron aveva una «personalit­à deviante»

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La deriva Anche l’arresto per Cosmo Giancaspro, ex presidente del Bari Fc 1908

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