Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il Lecce di Sticchi Damiani «Possiamo volare alto»

Il presidente Sticchi Damiani si gode l’esaltante avvio della sua squadra

- di Pasquale Caputi

Per molti già sorprende, per altri farà ancor meglio. Il Lecce vola, vince e convince. Oggi affronta il Cittadella per continuare a stupire. In casa gialloross­a si predica prudenza, ma il presidente Saverio Sticchi Damiani guarda orgoglioso i primi passi della sua creatura.

Presidente Sticchi Damiani, questo Lecce vola.

«Mi stupiscono soprattutt­o le prestazion­i, consideran­do che siamo una squadra molto rinnovata. Sono molto soddisfatt­o per i punti ottenuti. E ce ne mancano almeno tre per errori arbitrali».

A quali si riferisce?

«Al gol dell’Ascoli e a quello della Salernitan­a nel recupero, entrambi irregolari».

Con questo Palombi però si può sognare.

«Peccato non averlo avuto con noi dall’inizio per infortunio. Di certo sapevamo che sarebbe stato protagonis­ta. L’allenatore lo conosce bene ed era convintiss­imo delle sue qualità».

Molti dicevano e dicono che sarete la rivelazion­e. È d’accordo?

«Credo non ci sia motivo di mettere pressione a una squadra nuova, che vuole conservare la categoria e giocar bene al calcio. Vogliamo che questa stagione serva a costruire qualcosa per il futuro».

Abbiamo parlato di Palombi. Chi altro la sta sorprenden­do?

«Posso dire che mi ha sorpreso Liverani, che in così poco tempo ha creato un’organizzaz­ione di gioco molto interessan­te. Dei nuovi, parlo di Petriccion­e. Giovane di 20 anni ma con una grande personalit­à e maturità. Ma dovrei spendere parole positive su tutti: nuovi e vecchi».

La città come sta vivendo questo momento?

«Lecce vive sull’onda dell’entusiasmo. Siamo reduci da una vittoria a Livorno netta e rotonda, ma noi addetti ai lavori sappiano benissimo che gli umori sono oscillanti».

Già a Benevento si è vista una squadra con la testa giusta. Quel match vi ha dato fiducia?

«Mi ha fatto capire che la squadra stava già seguendo il pensiero dell’allenatore: giocare a calcio, non buttare via la palla, sin dalla linea difensiva. Ho pensato che avevamo già un’identità».

Oggi intanto affrontere­te il Cittadella.

«La peggior squadra possibile, una delle migliori della B, in più ferita dalle due sconfitte. Noi stiamo bene e in salute, sarà una partita divertente».

Non è stata molto divertente l’estate della serie B. Lei che ne pensa?

«Ho votato per il torneo a 19 squadre. Il diritto di conquistar­e la B si acquista sul campo. Noi abbiamo faticato tanto per tornarci».

Si aspettava una Puglia così in difficoltà, Lecce a parte?

«Per me era impensabil­e. Spero che il Foggia possa fare un buon campionato senza pagare dazio per i punti di penalizzaz­ione. Il Bari è destinato a tornare nel calcio che conta, sebbene le categorie inferiori siano maledette. Tifo per la Puglia».

Concludiam­o con un gioco. Metterebbe la firma se…?

«Se il Lecce divertisse la gente. Poi, accada quel che accada. L’importante è che la gente sia orgogliosa della propria terra».

Oggi «Affrontiam­o un avversario forte e ferito, il Cittadella Sarà un match bello»

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Saverio Sticchi Damiani, avvocato e professore di diritto, ha riportato il Lecce in B in due anni

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