Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il Lecce di Sticchi Damiani «Possiamo volare alto»
Il presidente Sticchi Damiani si gode l’esaltante avvio della sua squadra
Per molti già sorprende, per altri farà ancor meglio. Il Lecce vola, vince e convince. Oggi affronta il Cittadella per continuare a stupire. In casa giallorossa si predica prudenza, ma il presidente Saverio Sticchi Damiani guarda orgoglioso i primi passi della sua creatura.
Presidente Sticchi Damiani, questo Lecce vola.
«Mi stupiscono soprattutto le prestazioni, considerando che siamo una squadra molto rinnovata. Sono molto soddisfatto per i punti ottenuti. E ce ne mancano almeno tre per errori arbitrali».
A quali si riferisce?
«Al gol dell’Ascoli e a quello della Salernitana nel recupero, entrambi irregolari».
Con questo Palombi però si può sognare.
«Peccato non averlo avuto con noi dall’inizio per infortunio. Di certo sapevamo che sarebbe stato protagonista. L’allenatore lo conosce bene ed era convintissimo delle sue qualità».
Molti dicevano e dicono che sarete la rivelazione. È d’accordo?
«Credo non ci sia motivo di mettere pressione a una squadra nuova, che vuole conservare la categoria e giocar bene al calcio. Vogliamo che questa stagione serva a costruire qualcosa per il futuro».
Abbiamo parlato di Palombi. Chi altro la sta sorprendendo?
«Posso dire che mi ha sorpreso Liverani, che in così poco tempo ha creato un’organizzazione di gioco molto interessante. Dei nuovi, parlo di Petriccione. Giovane di 20 anni ma con una grande personalità e maturità. Ma dovrei spendere parole positive su tutti: nuovi e vecchi».
La città come sta vivendo questo momento?
«Lecce vive sull’onda dell’entusiasmo. Siamo reduci da una vittoria a Livorno netta e rotonda, ma noi addetti ai lavori sappiano benissimo che gli umori sono oscillanti».
Già a Benevento si è vista una squadra con la testa giusta. Quel match vi ha dato fiducia?
«Mi ha fatto capire che la squadra stava già seguendo il pensiero dell’allenatore: giocare a calcio, non buttare via la palla, sin dalla linea difensiva. Ho pensato che avevamo già un’identità».
Oggi intanto affronterete il Cittadella.
«La peggior squadra possibile, una delle migliori della B, in più ferita dalle due sconfitte. Noi stiamo bene e in salute, sarà una partita divertente».
Non è stata molto divertente l’estate della serie B. Lei che ne pensa?
«Ho votato per il torneo a 19 squadre. Il diritto di conquistare la B si acquista sul campo. Noi abbiamo faticato tanto per tornarci».
Si aspettava una Puglia così in difficoltà, Lecce a parte?
«Per me era impensabile. Spero che il Foggia possa fare un buon campionato senza pagare dazio per i punti di penalizzazione. Il Bari è destinato a tornare nel calcio che conta, sebbene le categorie inferiori siano maledette. Tifo per la Puglia».
Concludiamo con un gioco. Metterebbe la firma se…?
«Se il Lecce divertisse la gente. Poi, accada quel che accada. L’importante è che la gente sia orgogliosa della propria terra».
Oggi «Affrontiamo un avversario forte e ferito, il Cittadella Sarà un match bello»