Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Melagrana e bacche al posto dei divertimenti
L’ex parco Felifonte convertito in uno stabilimento innovativo. Investiti 50 milioni
Uno stabilimento innovativo per un’agricoltura innovativa, in grado di attrarre investimenti a favore di un territorio che vuole crescere e voltare pagina. Alle 17 di martedì prossimo sarà inaugurato lo stabilimento agroalimentare di Masseria Fruttirossi, in contrada Terzo Dieci, a Castellaneta Marina. Alla cerimonia interverranno Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia, assessore all’agricoltura, Roberto Moncalvo, presidente nazionale di Coldiretti, e le autorità civili e religiose del territorio. Con Nicla Pastore, responsabile delle relazioni esterne, faranno gli onori casa Giovanni Gugliotti, sindaco di Castellaneta, e Michele De Lisi, amministratore di Masseria Fruttirossi.
Lo stabilimento, una riconversione ottimamente riuscita del parco dei divertimenti Felifonte, è compreso nel progetto LoMe Super Fruit che vede realizzare un polo agricolo che si sviluppa su 330 ettari. Sono state scelte produzioni innovative: la melagrana, le bacche di aronia, le bacche di goji e l’avocado. Il progetto si deve alla famiglia De Lisi, in particolare all’iniziativa dell’ingegner Michele, una vita nella siderurgia, prima in Ilva a Taranto e poi in giro per il mondo. A lui, nel 2015, si è associato il genovese Bruno Bolfo, industriale dell’acciaio. I due hanno varato un progetto agricolo che è in fase di continuo sviluppo, prevedendo un investimento privato stimato in circa 50 milioni di euro. Si stima che tra circa due anni, quando andranno in produzione anche i melograni piantumati nello scorso autunno, la produzione di Masseria Fruttirossi raggiungerà i 25 milioni di melagrane. Nel nuovo stabilimento verranno realizzati i prodotti da avviare ai mercati nazionale ed estero: frutto fresco selezionato, succhi, spremute, confezioni di arilli e di bacche. Tra i suoi macchinari di ultima generazione figura la Hiperbaric 420, che utilizza elevate pressioni idrostatiche per eliminare la carica batterica dalle spremute.