Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
I rosati pugliesi bevibilità ed equilibrio
Spesso chi beve per passione, chi ama degustare scomponendo il vino con esami più o meno analitici, perde di vista l’obiettivo finale a cui il vino è destinato, e cioè soprattutto accompagnare il cibo. La bevibilità, la cosa più importante per un vino, è un parametro che solo negli ultimi anni viene preso in considerazione e non sempre. Ecco quindi che di conseguenza l’abbinamento cibo vino diventa cosa importante se si vogliono apprezzare a pieno entrambi. La prima cosa che comunque si insegna è: cibo e vino dello stesso territorio (possibilmente).
Ogni regione ha i suoi abbinamenti classici collaudati dal tempo. Prendete ad esempio i nostri vini rosati: sono adatti a quasi tutti i nostri antipasti di terra e di mare, così come a molti primi piatti e anche a moltissimi secondi. Provate con questo Polvanera 2017, un blend ottenuto con tre varietà di uve (Aleatico 40%, Primitivo 30% e Aglianico 30%) e come tale ancora più versatile.
Piccoli frutti rossi come fragole e lamponi caratterizzano l’olfatto, mentre al palato mostra un sorso insolitamente corposo per questa tipologia, quasi sempre giocata sulla leggerezza, ma raggiungendo un apprezzabile equilibrio. Il finale ci regala un ritorno fruttato ed una persistenza apprezzabile per un rosato. Colore tradizionale senza cessioni «provenzali».