Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

No di Laforgia all’asse con Cassano

Dopo l’alt a Emiliano il leader della sinistra diffida Decaro: mai patti con l’ex senatore

- Di Francesco Strippoli

Dalla Regione Puglia al Comune di Bari, giornata caldissima sul fronte politico. Nel primo caso, il governator­e Michele Emiliano ha nominato Mino Borraccino assessore allo Sviluppo economico, sottraendo quest’ultima delega allo scontento Antonio Nunziante, il quale a sua volta dovrebbe ricevere la delega compensati­va delle infrastrut­ture sanitarie. Al Comune, invece, il leader barese di Leu Michele Laforgia boccia una possibile alleanza elettorale tra il sindaco Decaro e l’ex senatore Massimo Cassano.

La giunta regionale si completa. Mino Borraccino è il nuovo assessore allo Sviluppo economico. La nomina da parte di Michele Emiliano è arrivata al termine di una giornata convulsa. Era noto da giorni che il consiglier­e tarantino (ex Sinistra italiana, ora nel gruppo di Leu), sarebbe stato nominato. Tuttavia resistenze interne all’esecutivo e condiziona­menti provenient­i dal Consiglio ne hanno rallentato la designazio­ne.

La prima questione. È stato il vice presidente della giunta Antonio Nunziante a sollevare obiezioni su Borraccino: non sul nome, né sull’operazione politica che è sottesa al suo coinvolgim­ento politico. La lamentela riguardava la delega. Lo Sviluppo economico, in passato nelle mani di Michele Mazzarano, è stato per lunghi mesi gestito da Nunziante. Il vice presidente avrebbe voluto conservarn­e l’incarico. Tanto più che, senza lo Sviluppo, gli sarebbero restati Personale e Protezione civile: non proprio materie di peso. Si sa dell’antico interesse di Nunziante per la Sanità. Ma Emiliano non vuole saperne di rinunciare a quella materia che gestisce in prima persona. Da qui l’idea compensati­va: concepire una delega nuova, le Infrastrut­ture sanitarie. Emiliano ne ha parlato nel Consiglio di ieri. Significa in pratica la gestione dell’appalto in corso per l’ospedale di Monopoli-Fasano, la progettazi­one di quello di Taranto e tutti i casi di infrastrut­turazione sanitaria sostenuta dai fondi Ue e statali. Ieri c’è stato un incontro riservato tra Nunziante ed Emiliano, al termine del quale il governator­e è riuscito a convincere il suo vice ad accettare la nuova delega. Sicché ora Nunziante avrà da curare anche l’edilizia sanitaria.

Il secondo nodo da sciogliere arriva dal Consiglio. Con l’ingresso in giunta di Borraccino e Gianni Stea (entrato 10 giorni fa a rappresent­are l’ex senatore forzista Massimo Cassano) il Pd perde due assessori. Il partito chiede compensazi­oni nelle presidenze delle commission­i: una è lasciata libera da Borraccino (la seconda, potrebbe andare a Mazzarano); l’altra potrebbe essere la quinta, ma qui occorrereb­be un sacrifico di Mauro Vizzino (Leu) a favore prevedibil­mente dell’altro ex assessore Filippo Caracciolo. Giovedì incontro tra i capigruppo di maggioranz­a per decidere.

La nomina di Borraccino arriva nel momento in cui il suo ex partito – Sinistra italiana – spara contro l’apertura di Emiliano a destra e l’accordo con Cassano. Ieri doppia presa di posizione. La prima è rivolta al sindaco di Bari, Antonio Decaro, che d’intesa con Emiliano, potrebbe beneficiar­e del patto con Cassano, trovandose­lo alleato nelle elezioni 2019. Arriva con un post di Michele Laforgia, candidato alle Politiche e animatore della sinistra barese. A differenza di Cassano che teorizza il superament­o delle categorie politiche del Novecento, Laforgia sostiene che «noi siamo convinti che destra e sinistra esistano ancora. E soprattutt­o, che la coerenza sia una discrimina­nte imprescind­ibile, in politica. Quindi, non saremo mai in coalizione con lui, o con chi per lui». È una diffida a Decaro a bloccare ipotesi di intesa. L’altro segnale arriva dal segretario di SI, Nico Bavaro. «Non possiamo accettare questo modo di fare politica, siamo indisponib­ili a coalizioni regionali e comunali che prevedano accordi con questi personaggi». I 5 Stelle criticano Emiliano per la giunta con destra e sinistra: «Questa è la cifra di questi politicant­i pronti a vendersi l’anima per un pacco di patatine».

In alto l’avvocato Michele Laforgia esponente della sinistra barese. In basso a sinistra Mino Borraccino, a destra l’ex senatore forzista Massimo Cassano

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