Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il sindaco anti-vandali «Anziché multarli li costringo a pulire Mola»
La bravata di un ragazzo e dei suoi amici durante una festa costerà loro una sanzione «civile»: partecipare a «Puliamo il mondo» di Legambiente
Giuseppe Colonna è un sindaco giovane e a suo modo originale. Per punire il vandalo che si è tuffato nella fontana della città in occasione della festa patronale, anziché multarlo gli ha affibbiato una sanzione «civile»: pulire strade e spiagge di Mola di Bari, la sua città. «È un modo - dice - per educare le persone a non ripetersi».
«È stata una bravata. Anche lui ne è consapevole. Per questo ho deciso di procedere con una sanzione sociale. Più efficace di una qualunque sanzione pecuniaria. L’autore del gesto non sarà multato, ma ci darà una mano sui temi ambientali e a pulire». Giuseppe Colonna, 37 anni, è da tre mesi a capo del Comune di Mola di Bari. E mai avrebbe immaginato una sua prima festa patronale da sindaco così movimentata. Passi per le luminarie, i fuochi pirotecnici, la devozione e la processione della Addolorata, ma per quel tuffo proprio no. Un aspirante Massimiliano Rosolino che improvvisamente si getta nella fontana centrale di una piazza XX Settembre stracolma di fedeli. Con il risultato della sua «impresa» che adesso spopola sul web e di mezza comunità offesa da un simile oltraggio.
Sindaco ma cosa è successo? Davanti alla santa patrona ci si tuffa come a una finale dei Mondiali?
«Si è trattato di un 20enne di buona famiglia, impegnato in una squadra di basket, insomma un bravo ragazzo. Forse sarà stato trascinato dall’euforia della festa, dall’acclamazione degli amici, ma si è subito pentito. In poche ore l’abbiamo subito individuato. Per questo ho deciso di “punirlo” diversamente. Niente multa amministrativa, ma dovrà darci una mano a “Puliamo il Mondo” l’iniziativa di Legambiente delle prossime settimane». Cioè dovrà pulire il paese?
«Sì, assieme ai suoi amici presenti a quella bravata. Sa, qui ne hanno parlato molto, il video del tuffo spopola in Rete, è finito persino all’estero tra le comunità molesi sparse per il mondo. E il ragazzo ha subìto molti attacchi social. Un po’ mi è dispiaciuto per questo tiro al piattino. All’inizio volevo multarlo, potevo farlo con una sanzione che varia dai 25 ai 500 euro, ma poi ho deciso di dargli una seconda possibilità. Anche la sua squadra di basket l’ha punito obbligando solo agli allenamenti». E lui ha accettato?
«Sì, l’ho ricevuto in Comune. Da giorni mi scriveva via messaggi per chiedermi un incontro perché ha capito l’errore e si è scusato più volte».
Perché ha deciso di raccontare questa storia su Facebook?
«Per dare un segnale a tutte le nuove generazioni. Vedere qualcuno farsi il bagno nella fontana appena riaccesa – dopo anni di attesa e dopo sforzi economici del Comune – l’ho considerato un colpo alla credibilità delle istituzioni. Ora trasformiamo il vizio in virtù».
Dopo questo caso, sempre sui social, ha annunciato che emanerà un’ordinanza sul decoro urbano.
«Sì, contro bivacchi, vandali, deiezioni canine e contro la disciplina olimpica del lancio del sacchetto della spazzatura dal balcone. E la polizia locale ci aiuterà con controlli più stringenti. ».
Ma sa che questo modo di utilizzare i social, tra pubbliche reprimende e ordinanze, ricorda un certo Michele Emiliano in versione sindaco di Bari? «Ma no. Io sono stato forse uno dei primi molesi a iscrivermi a Facebook e credo che, se usato correttamente, possa diventare un ottimo strumento per parlare direttamente alla città, per aprire la vita di palazzo. Io lo sto facendo e la città sta apprezzando. Sa, almeno 7500 molesi hanno un profilo social». Ma che per caso ha fatto un censimento social?
«Ma no! Certo, se facessi un comizio (ride, ndr) ne verrebbero molto meno». Censimento digitale a parte, prossimamente dobbiamo aspettarci l’ordinanza anti-bivacchi sui social?
«No, deve sempre prima passare dalla pubblicazione sull’albo pretorio. Poi chissà… Di certo nei prossimi giorni doteremo il Comune di Mola di una sua pagina social istituzionale. La delibera è già pronta».
La scelta di Colonna
Potevo fargli pagare dai 25 ai 500 euro, poi ho deciso di dargli una seconda possibilità
❞ Il tuffo in rete Il video del tuffo spopola in rete, è finito persino all’estero tra le comunità molesi sparse nel mondo