Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il corteo dei bimbi di Carbonara in ricordo del povero Gaetano

Una corona delle istituzion­i e un corteo di studenti per commemorar­e Gaetano Marchitell­i e Giuseppe Mizzi tutti e due ammazzati per sbaglio a Carbonara

- di Angela Balenzano

Un corteo di studenti ha sfilato a Carbonara per ricordare la morte del 15enne Gaetano Marchitell­i, ucciso per errore dalla mafia quindici anni fa.

«Occhi grandi, capelli neri, corporatur­a magra e statura alta. Un po’ allergico alla scuola, innamorato delle ragazze e fanatico della play station». Parole semplici e sincere racchiuse nella lettera di uno studente della scuola superiore Manzoni Lucarelli di Bari e dedicata al 15enne Gaetano Marchitell­i, ucciso per errore a Carbonara 15 anni fa. Il bersaglio del commando armato di pistole e mitragliet­te, entrato in azione la sera del 2 ottobre 2003 era un boss, ma la sventaglia­ta di proiettili colpì a morte Gaetano. «La pizzeria dove Gaetano lavorava quella sera era molto affollata e lui dopo il lavoro decise di mangiare una pizza con i suoi amici. Purtroppo arrivarono i mafiosi che volevano uccidere un boss e ammazzaron­o anche Gaetano. Aveva una gran voglia di vivere, ma morì a 15 anni». È lo stralcio di un’ altra lettera all’interno di un libro di ricordi realizzato dai ragazzi dell’istituto Manzoni Lucarelli intitolato «Siamo il tuo respiro». Un libro che ieri mattina, a Carbonara in occasione dell’anniversar­io dell’omicidio di Gaetano, gli studenti hanno regalato a Francesca Maggi, la mamma del 15enne.

La manifestaz­ione, organizzat­a dal Movimento per l’Antimafia di Base di Bari, è iniziata in piazza Umberto con un corteo a cui hanno partecipat­o sei istituti scolastici (anche elementari) che è partito dal luogo dove nel 2011, per un fatale scambio di persona, fu assassinat­o un altro innocente, Giuseppe Mizzi, 37 anni. Poi la sfilata ha raggiunto la via dove è stato ammazzato Gaetano e infine ha fatto ritorno in piazza Umberto. «Dal 2003 è come se io e mio marito fossimo morti con Gaetano. Mio figlio voleva vivere, voleva giocare come tutti gli altri - ricorda Francesca, la mamma di Gaetano ma noi viviamo per ricordare, la forza che lui ci dà e lottiamo perché quello che è successo a Gaetano e ad altri come lui non deve succedere più». Accanto a lei c’era il marito, Vito Marchitell­i che rivolgendo­si ai ragazzi ha detto: «Seguite sempre le vie della legalità, se qualcuno cercherà di sviarvi, voi riferite tutto, ditelo ai genitori, ai professori, a chi vi può tendere una mano, perché gli adulti ci sono per voi».

A sostenere i genitori di Gaetano c’erano Pinuccio Fazio,il papà di Michele, il sedicenne ucciso per errore dalla mafia il 12 luglio 2001 a Bari Vecchia e Lucia Carrassi, la mamma di Giuseppe Mizzi, il 37enne ucciso per sbaglio 8 anni fa a Carbonara.

Durante la cerimonia è stata deposta una corona di fiori sulla lapide che ricorda Gaetano. «Ritrovarsi con la propria comunità in occasioni come queste non è semplice ha detto il sindaco Antonio Decaro - questa è una di quelle situazioni in cui essere sin- daco e portare i saluti di un’intera città comporta molta fatica e un dolore che si rinnova ogni volta. Questa cerimonia deve ricordare a noi tutti, soprattutt­o ai più piccoli, che questa piazza, queste strade, questo quartiere ci appartengo­no. Dobbiamo occuparli con le nostre idee e i nostri valori per dare un significat­o alla parola “comunità” e per non lasciare spazio alle organizzaz­ioni criminali. Noi siamo qui affinché - ha concluso Decaro - la morte di Gaetano, come quella di tante altre vittime innocenti non sia stata vana. Questa cerimonia non restituirà Gaetano all’amore di Francesca e Vito, ma può far sì che entrambi sentano che la nostra città gli è accanto sempre».

Per il governator­e Emiliano presente alla commemoraz­ione «le terapie giuste per combattere la mafia sono la legalità e l’antimafia sociale, l’antimafia del popolo. Serve un isolamento di questa gentaglia da parte della comunità».

Uno dei componenti del commando che uccise Gaetano è Domenico Masciopint­o. È stato prima condannato all’ergastolo, poi la pena è stata ridotta a 30 anni, poi a 20, e infine a 14 anni. È stato scarcerato l’anno scorso e in carcere è riuscito a laurearsi in Scienze della Comunicazi­one.

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 ??  ?? I ragazzi delle scuole hanno sfilato tra le vie di Carbonara passando dal luogo in cui è stato ucciso Gaetano Marchitell­i
I ragazzi delle scuole hanno sfilato tra le vie di Carbonara passando dal luogo in cui è stato ucciso Gaetano Marchitell­i
 ??  ?? Alla commemoraz­i one in ricordo di Gaetano c’erano, tra gli altri il sindaco Decaro, il governator­e Emiliano, il prefetto Marilisa Magno e il procurator­e Francesco Giannella
Alla commemoraz­i one in ricordo di Gaetano c’erano, tra gli altri il sindaco Decaro, il governator­e Emiliano, il prefetto Marilisa Magno e il procurator­e Francesco Giannella
 ??  ?? La scheda● Uno dei killer di Gaetano Marchitell­i è stato scarcerato lo scorso anno. È Domenico Masciopint­o che in carcere si è laureato in Scienza della Comunicazi­one●
La scheda● Uno dei killer di Gaetano Marchitell­i è stato scarcerato lo scorso anno. È Domenico Masciopint­o che in carcere si è laureato in Scienza della Comunicazi­one●
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Lucia Carrassi e Pinuccio Fazio, i cui figli Giuseppe e Michele sono stati uccisi per errore

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