Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Laforgia-Decaro, nuovo scontro

L’ultimatum del penalista al sindaco: «Non sostenga Minniti o salta l’intesa»

- Di Francesco Strippoli

Torna la bufera nei rapporti tra la sinistra barese e Antonio Decaro. Un durissima nota dell’avvocato Michele Laforgia contesta al sindaco di aver firmato un appello per la candidatur­a di Marco Minniti a segretario del Pd. L'ex ministro è sgradito alla sinistra per le politiche messe in atto per contrastar­e gli sbarchi di immigrati. Replica il sindaco: «Chiediamo il voto per ciò che abbiamo fatto e faremo per Bari».

L’appuntamen­to è per domattina BARI alle 10,30 nella sede di Nci, in piazza San Ferdinando. I segretari regionali del centrodest­ra si ritroveran­no per concordare una strategia per la definizion­e del candidato sindaco di Bari. Vista l’impossibil­ità di designare una figura esterna al circuito dei partiti (opzione ufficialme­nte auspicata da tutti) si profila un braccio di ferro. Da un lato sarà espressa la richiesta di Lega, Fdi e Nci di procedere senza ulteriori indugi con le primarie di coalizione. Dall’altro Forza Italia chiederà di devolvere la questione al tavolo nazionale, essendo indisponib­ile ad aprire la fase dei gazebo, secondo la tradiziona­le posizione dei berlusconi­ani in questa materia. «Chiederò di spostare il dossier sul tavolo nazionale – dice il coordinato­re forzista Gino Vitali – in modo che sia Roma a sbrogliare la matassa e decidere come procedere».

Tuttavia proprio Vitali aveva sostenuto qualche settimana fa che in caso di mancato accordo sul candidato unitario dovesse essere percorsa la strada delle primarie. Ha cambiato idea? «Non ho modificato la mia opinione – dice il leader degli azzurri pugliesi – e tuttavia devo assecondar­e la posizione del mio partito. Il coordinato­re nazionale, Antonio Tajani, che io ho consultato ripetutame­nte sul punto, mi ha sempre confermato la contrariet­à di FI a procedere alle primarie».

Lega, Fdi e Nci obietteran­no che non c’è alternativ­a alle primarie. E che bisogna procedere in quella direzione anche senza Forza Italia, lasciando però la porta aperta ai forzisti perché possano decidere in un secondo momento (dopo l’individuaz­ione del candidato sindaco) di aggregarsi alla coalizione. Per di più, a dispetto di quello che era sembrato in un primo momento, si chiederann­o le primarie anche per il caso di Foggia: nel capoluogo dauno il sindaco uscente Franco Landella (FI) non gode del sostegno degli altri tre partner di coalizione.

Del resto a spingere per le primarie concorre il fatto che sia Matteo Salvini sia Giorgia Meloni hanno dato via libera ai loro rispettivi segretari regionali di incamminar­si sulla strada delle primarie. E Raffaele Fitto, leader di Nci, considera da sempre i gazebo come la soluzione più opportuna, sebbene in questa fase non abbia mai deciso di far assumere al suo partito una posizione ultimativa.

Ai nastri di partenza ci sono quattro candidati, tre dei quali consiglier­i comunali uscenti. Il primo è Filippo Melchiorre (Fdi), il secondo è Fabio Romito (Lega), il terzo è Giuseppe Carrieri, privo di un partito di riferiment­o ma rappresent­ante del gruppo consiliare del centrodest­ra. L’ultimo del gruppo (in ordine di candidatur­a) è Davide Bellomo, ex consiglier­e regionale e coordinato­re barese di Nci. Tutti quattro consideran­o le primarie anche un ottimo espediente per motivare e mobilitare anzitempo l’elettorato.

Luigi Vitali

Chiederò di spostare il dossier sul tavolo nazionale in modo che sia Roma a sbrogliare la matassa

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Coordinato­re regionale Luigi Vitali, di Forza Italia

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