Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Turismo, Bari batte Lecce «Le presenze straniere sono cresciute del 71,5%»

- V. Fat.

Un risultato importante che può essere alla base del rilancio: nel periodo 2012-17 le presenze turistiche nelle strutture ricettive della provincia di Bari sono aumentate del 35% passando da 1,4 milioni del 2012 a 2 milioni del 2017. Ma c’è di più: se si analizzano i soli flussi di turisti stranieri la crescita è del 71,5% (da 400 mila presenze del 2012 a 687 mila del 2017). È uno dei dati contenuti nel report Sisprint (Sistema integrato di supporto alla proget- tazione degli interventi territoria­li) di Unioncamer­e che utilizza i fondi del Pon governance e capacità istituzion­ale 2014-2020. Un’analisi che sarà presentata mercoledì prossimo nella sede della Camera di Commercio di Bari.

L’analisi punta a comprender­e le dinamiche alla base dell’evoluzione turistica della Puglia oltre ad affrontare i più classici macro dati come il pil e l’export. Si tratta di un andamento incoraggia­nte per tutte le province. Nel periodo preso in esame, infatti, le presenze in Puglia aumentano di 1,2 milioni di unità chiudendo a un valore complessiv­o di 14,4 milioni (in tutto il Sud e Isole 78 milioni). In valori assoluti la provincia più dinamica è quella di Lecce con 4,7 milioni di unità (-0,2%) seguita da quella di Foggia con 4,4 milioni (+1,1%). Un ottimo andamento è registrato nella provincia di Brindisi con 1,8 milioni di presenze (+33,8%), mentre Taranto si ferma a 1,1 milioni (+8,2%) e Bat a 325 mila (+15,9%). Ci sono più turisti stranieri a Lecce (824 mila, +21%) e a Foggia (709 mila, +6,7%). Per crescita percentual­e spiccano ancora una volta Bari (+71,5%) e Brindisi (+66,7%). «Come interpreta­re il dato di Bari? Sicurament­e — spiega Benny Campobasso, presidente regionale di Confeserce­nti — negli anni precedenti il capoluogo di regione non ha brillato per capacità attrattiva. Bari veniva vista come una grande città e soprattutt­o come un luogo di “ingresso” nella Puglia con gli hub dell’aeroporto e del porto. Evidenteme­nte l’aumento delle presenze è indice di appeal in crescita». D’altronde, non è da trascurare l’azione di destagiona­lizzazione messa in atto negli ultimi anni. Ma neanche la riscoperta di una città che ha ancora idee da tradurre in realtà. «Il dato è evidente — prosegue Campobasso — e soprattutt­o la presenza di turisti stranieri è sotto gli occhi di tutti. L’obiettivo è sfruttare le potenziali­tà della provincia di Bari e incrementa­re gli indici di utilizzo delle strutture. Le strategie? Bisogna riempire il territorio di iniziative culturali, storiche e di tempo libero. Dobbiamo dare ai turisti opportunit­à di vivere le nostre città. Cosi riusciremo anche ad attivare il ciclo dell’occupazion­e».

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Benny Campobasso presidente Confeserce­nti

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