Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
In casa contro la Turris i biancorossi puntano al quinto successo consecutivo. Convocato Floriano
Cornacchini bada al sodo: «Voglio solo vincere»
L’imbarazzo della scelta. BARI Ma anche la voglia di rendere tutti protagonisti. Ognuno con la sua fetta di gloria e la sua quota di importanza. Giovanni Cornacchini detta la sua ricetta per continuare a vincere senza temere cali di tensione. «Non voglio perdere nessuno – afferma – e tutti i giocatori devono sentirsi importanti. Come fare? A volte serve proporre qualcosa di diverso, fare anche scelte azzardate. Devi inventarti qualcosa, ma specifico che ancora non è il caso nostro».
Per ora l’attenzione è quella giusta, a maggior ragione se al San Nicola arriva una squadra, la Turris, considerata tra le possibili protagoniste per vie della qualità dell’organico, e a prescindere dall’avvio di campionato non proprio all’altezza della aspettative.
Tra i convocati mancherà il solo Gioria, torna invece Floriano, ed è proprio l’ex Foggia uno dei dubbi dell’allenatore. Schierarlo dall’inizio o a partita in corso? Il ballottaggio è con Neglia, mentre dovrebbe essere confermato Brienza dietro le punte. Confermatissimi in mezzo al campo Bolzoni e Hamlili.
La sensazione è che qualcosa però possa cambiare. D’altronde è lo stesso Cornacchini che, parlando di sé, si defini- sce aperto alle novità e alle sperimentazioni. «Quando ho iniziato ad allenare – dice infatti – mi accusavano di cambiare troppo. Mi dicevano
L’allenatore del Bari, Giovanni Cornacchini Conta sull’appoggio della società e sugli stimoli che arrivano dall’ambiente e dalla squadra
che la squadra non aveva identità, ma per me l’identità era proprio quella».
D’altronde un gruppo così competitivo deve ‘solo’ essere messo nelle condizioni di rendere al meglio. «Sono molto stimolato – conclude – del Bari mi piace tutto: l’ambiente, la società, la squadra. Avere una società forte è la cosa più bella nel calcio. Devi quasi essere bravo a non far danni, così come i giocatori». La concretezza al potere, in altre parole. E vietato pensare ai record (cinque vittorie consecutive eguaglierebbero il primato del 1953) o all’ebbrezza del sentirsi già vincenti. «L’obiettivo finale ce l’ho ben preciso nella mia testa e deve essere così anche per i ragazzi».
Intanto si prevede ancora bagno di folla: assai probabile che si superi quota 10mila spettatori.
I dubbi Torna Floriano, l’ex del Foggia è uno dei dubbi del tecnico Schierarlo dall’inizio o a partita in corso?