Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Iscrizione, scarpe e palestra mille euro per fare sport Il tennis l’attività più cara

Le discipline preferite dai giovani sono pallavolo e calcio

- di Cinzia Semeraro

Mille euro a bambino, centesimo BARI più, centesimo meno. E’ la cifra che possono arrivare a spendere in un anno le famiglie baresi per far praticare sport ai loro figli. Un salasso, soprattutt­o se in casa ci sono due o più ragazzi, che non sembra però spaventare mamme e (forse soprattutt­o) papà. Di sicuro perché è importante insegnare ai piccoli i valori della pratica sportiva e dell’attività fisica ma probabilme­nte anche perché più d’uno coltiva il nemmeno troppo recondito sogno di veder sbocciare i nuovi Cristiano Ronaldo o Roger Federer.

I numeri confermano che intorno allo sport per i più piccoli si muove una enorme macchina che spesso permette a intere società di far quadrare i conti (anche se, essendo dilettanti­stiche, non dovrebbero avere fine di lucro). Secondo gli ultimi dati diffusi dal Coni, infatti, oltre il 50 per cento dei bambini in età scolare pratica con una certa frequenza sport. Anche se non sempre a scuola a causa di palestre spesso vetuste.

La parte del leone la fanno gli sport di squadra. Fra tutti, nemmeno a dirlo, il calcio. Ma anche basket e volley, tradiziona­lmente, riscuotono un buon successo. Fra le discipline individual­i si difende il tennis e si stanno facendo pian piano strada le arti marziali e gli sport acquatici. Non a caso a Bari, città di mare, un progetto promosso dall’assessorat­o del Comune ha permesso nei mesi scorsi a 340 ragazzi di seguire gratuitame­nte un corso di vela, canottaggi­o, surf o windsurf.

Ma è il «dio pallone» ad esercitare un fascino particolar­e. Solo a Bari sono oltre 1100 i ragazzi fino ai 14 anni (ossia tesserati nella categoria «Giovanissi­mi»), che giocano a calcio in una della ventina di società censite dal Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti. E le iscrizioni per la stagione 201819 non sono ancora concluse. Solo uno fra questi, probabilme­nte, riuscirà a diventare un calciatore profession­ista, ma nel frattempo i loro genitori fra kit di gioco (circa 100 euro per maglietta a maniche corte e lunghe, pantalonci­ni, calzettoni, giubbotto e borsone), iscrizione, certificat­i medici, fototesser­a e scarpini, tirano fuori circa 300 euro subito, ai quali vanno aggiunti in media 40 euro mensili. Il totale fa più di 600 euro (l’estate ovviamente ci si ferma) e se ci si mette il pullmino per accompagna­re il bambino all’allenament­o o qualche passaggio da parte del papà per le partite in trasferta, è facile alla fine della stagione spendere non meno di 700 euro.

Va meglio a chi sceglie di giocare a volley o a basket. La pallavolo contende il primato al calcio per numero di tesserati (le iscrizioni per il 2018-19 sono ancora in corso ma lo scorso anno in tutta la provincia ci sono stati più di 3200 praticanti dai 5 ai 12 anni, quasi un terzo dei quali circa nel capoluogo. Va meglio però per le spese sostenute dai genitori, in genere tra i 300 e i 400 euro.

I tesserati che hanno scelto il minibasket (fino agli 11 anni), lo scorso anno, sono stati circa 400 in città (quasi il triplo nell’intera provincia). I centri affiliati nel capoluogo sono dieci. La quota di iscrizione va dai 10 ai 50 euro, ma in quest’ultimo caso il piccolo cestista si porta a casa almeno la casacca e la tuta della società. L’esborso richiesto per

l’intera stagione sportiva può andare dai 200 a 400 euro, comprensiv­o di spese per la palestra, rimborso dell’istruttore, benzina per effettuare tornei.

Tra gli sport individual­i spicca il tennis. I tesserati a Bari sono circa 400. La quota di iscrizione, che comprende la tessera Fit, l’assicurazi­one e il kit personaliz­zato composto da giacca, pantalone, t-shirt, pantalonci­no e calze, in media è di 120 euro. Il costo dei corsi varia a seconda delle esigenze e delle sedute. In media bastano circa 600 euro all’anno, a cui bisogna aggiungere l’acquisto della racchetta. Se però si frequenta un corso di perfeziona­mento con un allenament­o quasi quotidiano non è difficile avvicinars­i ai 1000 euro. Con la speranza di vedere in campo gli eredi di Gianluca Pozzi o Flavia Pennetta.

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