Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il fiero cipiglio toninelliano
Non so voi ma io ce la sto mettendo tutta. Spulcio ogni giorno tra le dichiarazioni di ministri e sottosegretari alla ricerca di qualcosa che mi spieghi bene il meccanismo di superamento della Fornero, le modalità di erogazione del reddito di cittadinanza, le percentuali della flat tax, l’entità del condono (pardon) della pace fiscale. E invece niente, mi trovo davanti a frasi smozzicate, a ipotesi di lavoro, a confuse smentite. Ma devo rassegnarmi. Perché una cosa l’ho capita bene. Siamo di fronte a una guerra epocale. Da una parte ci sono i nemici: le lobby, le banche, i poteri forti, i burocrati, i tecnocrati, l’Ufficio parlamentare di bilancio, Mario Draghi, Gad Lerner, Bankitalia, l’opposizione, i giornaloni, Tito Boeri, l’Europa, Moscovici, Junker, Dombrovskis, l’agenzia Fitch, Macron, i mercati, gli speculatori, il Financial Times, l’Economist, il Wall Street Journal, i sindacati, Confcommercio, Renzi, l’Istat, Cer, Prometeia, RefRicerche, la Corte dei Conti e il Fondo Monetario Internazionale. Dall’altra parte c’è il popolo. Anzi, il Popolo, con la lettera maiuscola.
E di fronte a questa storica battaglia, solo un cretino o un disertore perderebbe tempo a cercare di capire se il reddito di cittadinanza si può spendere dal salumiere o al sexy shop, se la flat tax è per venti imprese o per ventimila, se il condono (ops, ho sbagliato un’altra volta, maledetto T9) se la pace fiscale va calcolata solo sugli interessi o sugli interi importi delle cartelle. Invece di occuparci di quisquilie, di minuzie, o di pleonastici numerini tipo il rapporto deficit PIL, le coperture finanziarie, lo spread, farebbe meglio a imbracciare un fucile e ad aggregarsi con fiero cipiglio toninelliano alle truppe della Liberazione del Popolo. Che pare si stiano radunando in massa al confine. L’appuntamento è all’autogrill nel tunnel del Brennero. Hasta la victoria.