Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lavori al Cnr mai cominciati Oggi assemblea dei ricercatori
I più fortunati sono sistemati nella palazzina da dieci piani di via Amendola, nei pressi della Facoltà di Agraria. La ribattezzata Area della Ricerca dotata di una sala enfaticamente chiamata «congressi» nonostante la disponibilità di appena 40 posti. Gli altri invece si dividono tra locali commerciali, capannoni e spazi non proprio consoni. Basta farsi un giro nell’ufficio di via Lembo o in quello di viale De Blasio alla zona industriale per «notare stanze affollate e inadeguate». «La nostra situazione non è diversa da quella degli operatori della giustizia barese. Con la differenza che la ricerca scientifica non puoi farla ovunque perché servono sedi attrezzate» spiegano i ricercatori.
A Bari questa volta scoppia l’emergenza della sede unica Cnr (con i suoi 16 uffici tra istituti e sezioni territoriali) all’indomani del reportage del Corriere del Mezzogiorno sui ritardi del trasferimento previsto in un’ala della ex manifattura tabacchi al quartiere Libertà. Con l’inizio del cantiere previsto nel 2018 nell’anno che sta praticamente per finire senza vedere un’impalcatura o un operaio – grazie all’accordo con Invimit, la società di investimenti immobiliari del ministero dell’Economia e delle Finanze. Una situazione di stallo che preoccupa i circa 500 ricercatori, pronti oggi alle 14 e 30 a riunirsi in assemblea per fare il punto su diverse questioni aperte, inclusa la mancata stabilizzazione dei precari. «Vogliamo conoscere i tempi e le modalità della nuova sede. Non sappiamo nulla su allocazioni e planimetrie. Noi lavoriamo con strumentazioni particolari, facciamo ricerche su diversi ambiti anche con l’ausilio di serre, gas e pozzi» sottolinea il ricercatore e rappresentante dell’Rsu Cnr di Bari, Maurizio Polemio, ribadendo che «ormai da 30 anni si parla di un nostro trasferimento, mai avvenuto, in una sede unica. Chiediamo anche una risposta e rassicurazioni da Comune e Regione Puglia» aggiunge Polemio preannunciando l’assemblea di oggi anche in diretta streaming. «Visto che in quella mini sala congressi non c’è posto per tutti…». Intanto il sindaco Antonio Decaro fa sapere di aver avviato un dialogo con Invimit: il progetto definitivo sarebbe in dirittura d’arrivo e a breve sarà convocata la conferenza di servizi.