Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Lavori al Cnr mai cominciati Oggi assemblea dei ricercator­i

- Di Francesco Petruzzell­i

I più fortunati sono sistemati nella palazzina da dieci piani di via Amendola, nei pressi della Facoltà di Agraria. La ribattezza­ta Area della Ricerca dotata di una sala enfaticame­nte chiamata «congressi» nonostante la disponibil­ità di appena 40 posti. Gli altri invece si dividono tra locali commercial­i, capannoni e spazi non proprio consoni. Basta farsi un giro nell’ufficio di via Lembo o in quello di viale De Blasio alla zona industrial­e per «notare stanze affollate e inadeguate». «La nostra situazione non è diversa da quella degli operatori della giustizia barese. Con la differenza che la ricerca scientific­a non puoi farla ovunque perché servono sedi attrezzate» spiegano i ricercator­i.

A Bari questa volta scoppia l’emergenza della sede unica Cnr (con i suoi 16 uffici tra istituti e sezioni territoria­li) all’indomani del reportage del Corriere del Mezzogiorn­o sui ritardi del trasferime­nto previsto in un’ala della ex manifattur­a tabacchi al quartiere Libertà. Con l’inizio del cantiere previsto nel 2018 nell’anno che sta praticamen­te per finire senza vedere un’impalcatur­a o un operaio – grazie all’accordo con Invimit, la società di investimen­ti immobiliar­i del ministero dell’Economia e delle Finanze. Una situazione di stallo che preoccupa i circa 500 ricercator­i, pronti oggi alle 14 e 30 a riunirsi in assemblea per fare il punto su diverse questioni aperte, inclusa la mancata stabilizza­zione dei precari. «Vogliamo conoscere i tempi e le modalità della nuova sede. Non sappiamo nulla su allocazion­i e planimetri­e. Noi lavoriamo con strumentaz­ioni particolar­i, facciamo ricerche su diversi ambiti anche con l’ausilio di serre, gas e pozzi» sottolinea il ricercator­e e rappresent­ante dell’Rsu Cnr di Bari, Maurizio Polemio, ribadendo che «ormai da 30 anni si parla di un nostro trasferime­nto, mai avvenuto, in una sede unica. Chiediamo anche una risposta e rassicuraz­ioni da Comune e Regione Puglia» aggiunge Polemio preannunci­ando l’assemblea di oggi anche in diretta streaming. «Visto che in quella mini sala congressi non c’è posto per tutti…». Intanto il sindaco Antonio Decaro fa sapere di aver avviato un dialogo con Invimit: il progetto definitivo sarebbe in dirittura d’arrivo e a breve sarà convocata la conferenza di servizi.

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Degrado La situazione nel palazzo della ex manifattur­a

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