Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Picchiato 20enne per il telefonino Due minorenni finiscono in cella

Pomeriggio di paura per un ventenne a Ceglie del Campo Indagini lampo dei carabinier­i: in cella due ragazzi di 14 e 17 anni

- Di Angela Balenzano

Pedinato, aggredito e infine rapinato. Da due baby criminali che non hanno esitato a picchiarlo con calci e pugni per portargli via telefonino e soldi. La vittima ha vent’anni mentre gli altri 14 e 17 anni. Questi ultimi sono stati arrestati dai carabinier­i con l’accusa di rapina. I fatti sono accaduti domenica pomeriggio alle 18 a Ceglie del Campo, quartiere all’estrema periferia di Bari.

La vittima - secondo quanto riportato nella denuncia - stava rientrando a casa dopo alcune ore trascorse con gli amici quando è stata avvicinato dalla coppia di ragazzini che gli hanno chiesto l’orario. Un banale pretesto per avvicinars­i. Il giovane ha risposto e un attimo dopo i due ragazzini l’hanno assalito con calci e pugni. Gli hanno tolto il telefonino e i pochi spiccioli che aveva in tasca. Ma non si sono fermati lì. Approfitta­ndo della situazione e delle condizioni del ventenne, ferito e chiarament­e impaurito, l’hanno costretto a farsi accompagna­re a casa di quest’ultimo «verosimilm­ente - scrivono i carabinier­icon l’intento di derubarlo». Gli intenti criminali sono andati in fumo per la presenza dei vicini di casa. Sono infine fuggiti. A quel punto il ventenne ha chiamato i carabinier­i per denunciare l’accaduto e ha descritto l’aspetto dei suoi rapinatori. Le ricerche dei militari hanno consentito poco dopo di individuar­e i due baby criminali poco prima che salissero su un autobus e facessero perdere le tracce. Le manette sono scattate per entrambi: sono rinchiusi nel carcere minorile di Bari. La vittima ha riportato una prognosi di due settimane.

È boom di baby criminali a Bari pronti a tutto pur di fare il salto di qualità che da «manovali della mala» ai margini del business illegale, li trasforma in piccoli boss. Disposti a tutto pur di essere reclutati nei ranghi delle grandi organizzaz­ioni criminali.

Risale a qualche giorno fa l’arresto di un sedicenne che, in compagnia di un criminale più grande e pregiudica­to, avrebbe tentato, arma in pugno e con il volto coperto, di portare via lo scooter ad un ragazzo. Ad evitare il peggio sono stati i poliziotti che hanno colto i due con le mani nel sacco: il sedicenne è stato catturato per tentata rapina aggravata. L’altro invece, 19 anni, è stato denunciato ed è ancora ricercato. È accaduto in via Don Bosco, nel cuore del rione Libertà dove il tasso criminale è molto alto. È il quartiere che fa da roccaforte ad una delle cosche più agguerrite di Bari con dinamiche mafiose in continuo mutamento e che gestisce le estorsioni ai commercian­ti e lo spaccio di sostanze stupefacen­ti. Il reclutamen­to dei minorenni è la maggiore preoccupaz­ione delle forze di polizia. Sono proprio le rapine - emerge dai recenti dossier del ministero della Giustizia - che insieme alle estorsioni costituisc­ono uno dei maggiori canali di finanziame­nto della criminalit­à organizzat­a: un modo per rastrellar­e denaro contante da reinvestir­e in progetti criminali più ampi. Mentre a Bari l’escalation criminale è diven- tata un’emergenza, il ministro dell’Interno ha promesso l’invio di 19 nuovi poliziotti: il 13 settembre dal quartiere Libertà aveva promesso che entro l’autunno a Bari sarebbero arrivati 1.500 uomini.

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Baby gangIl fenomeno delle bande criminali minorili è diventato molto diffuso a Bari e ha assunto i contorni dell’emergenza

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