Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il Tribunale sospende la maxi-multa alla Popolare

Per Bankitalia non ci furono irregolari­tà nell’aumento di capitale

- di Vito Fatiguso

Dopo solo nove giorni dalla stangata arriva il dietrofron­t. Una decisione che rimescola le carte evidenzian­do aspetti ancora non chiari della vicenda. La Banca Popolare di Bari (che era stata multata dalla Consob per l’aumento di capitale del 2014-15 e per l’errata profilatur­a dei clienti) ha ottenuto dalla Corte d’Appello di Bari la sospensiva del provvedime­nto con il quale la Consob aveva anche sanzionato la banca e i suoi vertici per 1,95 milioni. L’intera procedura è stata bloccata.

Evidenteme­nte, nel giudizio della magistratu­ra, avrà avuto un peso tutto ciò che ha portato all’approvazio­ne degli atti incriminat­i. Ovvero: la Popolare di Bari, nel chiedere la sospensiva, avrebbe consegnato un dossier contenente una voluminosa copia delle corrispond­enze tenute tra il management della Banca e la stessa Consob dal quale non emergerebb­ero particolar­i contrasti tra esecutore e vigilanza. Inoltre, nella documentaz­ione portata all’attenzione dei magistrati è stata inserita la relazione di Bankitalia sulle verifiche concluse a settembre del 2016 (notificate nei primi mesi del 2017) dalla quale non emergerebb­ero criticità tali da giustifica­re sanzioni. È bene ricordare che tale relazione è stata trasferita a Consob perché quest’ultima non aveva inviato proprio personale.

Al termine della fase ispetgiorn­i tiva il documento di Bankitalia chiarisce, in riferiment­o alla correttezz­a delle procedure d’investimen­to, che «si può ritenere che il nuovo modello, pur presentand­o ambiti di migliorame­nto, dovrebbe contribuir­e a rafforzare i presidi per assicurare il corretto svolgiment­o dei servizi di investimen­to». Stesso discorso per le carenze segnalate da Consob sull’errata profilatur­a dei clienti. Gli ispettori (nel rapporto di Bankitalia) scrivono: «La Banca, come anticipato a giugno 2015, ha adottato un nuovo schema di questionar­io adeguandos­i alle indicazion­i dell’Esma in tema di adeguatezz­a». E ancora nell’ultimo triennio «la Banca non ha adottato sistemi premianti legati a obiettivi di collocamen­to, neanche con riferiment­o ai prodotti di propria emissione».

È bene ricordare che l’aumento di capitale del 2014-15 è servito alla Popolare di Bari per acquisire e salvare Banca Tercas. Furono raccolti 300 milioni: una prima tranche da 250 milioni e una seconda da 50 milioni chiesta per overbookin­g sulle adesioni. A 21 dal primo collocamen­to scatta la riforma delle Popolari voluta dal governo Renzi (inglobando in ultima posizione, dopo Banca Etruria, la Pop di Bari-Tercas con oltre 8 miliardi di patrimonio). Ora la pronuncia della Corte d’Appello — nelle prossime settimane si discuterà nel merito delle contestazi­oni Consob — rende più agevole il cammino per la trasformaz­ione della cooperativ­a in società per azioni. L’assemblea straordina­ria si terrà il prossimo 16 dicembre.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy