Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Romito va all’attacco «Sulla Rossani andremo dal prefetto»

- Francesco Petruzzell­i

Dalla Lega preannunci­ano nuove iniziative. «Ci recheremo in delegazion­e dal prefetto Magno perché tutto ciò è inaccettab­ile», sentenzia il consiglier­e comunale Fabio Romito (in foto). Dalla polizia locale il comandante Michele Palumbo rassicura: «Ogni azione di verifica e di contrasto va concertata con le forze dell’ordine. Metteremo in agenda il caso». Il caso è quello della ex Caserma Rossani di Bari occupata ormai da quattro anni dall’omonimo collettivo e che crea più di un malumore tra i residenti di via Giulio Petroni e dintorni. A loro dire «disturbati dai concerti fino a notte fonda, dai continui schiamazzi e dall’andirivien­i degli occupanti».

Assist da gol per i leghisti baresi che già nei mesi scorsi avevano sollevato la vicenda invocando un blitz delle forze dell’ordine. «Adesso – tuona ancora il salviniano Romito – la misura è colma». Il giovane consiglier­e comunale snocciola consideraz­ioni: «Per anni ci hanno detto dal Comune che lì vige una convenzion­e che, a quanto pare, è scaduta e sulla quale il vicesindac­o Introna dovrà darci delucidazi­oni. Bene, nessuna convenzion­e autorizza la somministr­azione di alcol, l’organizzaz­ione di concerti rock e l’invito alla presentazi­one di libri di ex terroristi o la realizzazi­one di murales. In questa città, invece, non c’è mai spazio per le tante associazio­ni che operano con i malati oncologi, con i minori, con i senzatetto».

«Noi saremo sempre dalla parte degli ultimi, dei residenti di quella zona e di tutti quei cittadini che rispettano le regole», è l’affondo di Romito, pronto a recarsi in Prefettura con una delegazion­e di parlamenta­ri baresi della Lega.

Dalla polizia locale il comandante Palumbo osserva: «Per questa situazione già nel 2016 abbiamo preso dei provvedime­nti inoltrando un’informativ­a di reato per occupazion­e abusiva di immobile pubblico e provvedend­o con l’identifica­zione e la denuncia di alcuni soggetti. Ripeto: la situazione va verificata anche con le altre forze di polizia».

Intanto, la situazione tra i residenti resta ad alta tensione. «Di giorno – spiegano in tanti – sembra una caserma fantasma, ma di sera diventa l’inferno. Anche noi abbiamo diritto a un po’ di quiete».

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