Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il ripescaggi­o di Caracciolo in commission­e Lite Lega-M5S

Lite tra Lega e Cinque Stelle per il rinnovo dei componenti. Caracciolo al posto di Borraccino

- Di Carlo Testa

La maggioranz­a supera senza affanni il banco di prova. Trasforman­do l’attesa rotazione di metà mandato in una sorta di ecumenica riconferma. Che tra allargamen­ti e nuovi ingressi accontenta tutti e seda i malumori della vigilia. Malumori invece non sopiti tra le opposizion­i, con i Cinque Stelle che si mettono di traverso a un seggio assegnato d’ufficio agli alleati romani e di governo della Lega. Tanto da respingere gli appelli al buonsenso del presidente del consiglio Mario Loizzo, costretto alla fine a un salomonico sorteggio che fa fuori un componente grillino ad appannaggi­o di un salviniano.

Alla Regione Puglia termina con un finale a sorpresa il rinnovo delle sette presidenze delle commission­i consiliari, effettuata con ben otto mesi di ritardo rispetto ai termini – al giro di boa della legislatur­a fissati dal regolament­o. La giornata in via Capruzzi trascorre all’inizio senza ribaltoni, con il centrosini­stra che trova la quadra confermand­o con votazioni a batteria tutti i presidenti uscenti, ad eccezione del solo Filippo Caracciolo (Pd) che subentra in seconda commission­e al posto di Cosimo Borraccino (Leu), fresco di nomina ad assessore. Il vero

strappo arriva nella settima commission­e, quella deputata allo statuto e alle riforme e la cui presidenza, da regolament­o, deve andare alle minoranze. I commissari optano per la riconferma di Erio Congedo, ex fittiano e ora di Fratelli d’Italia, ma di fatto appartenen­te al folto gruppo Misto. Gruppo nel quale è iscritto anche il leghista Andrea Caroppo per il quale il presidente Loizzo chiede un posto appellando­si al buonsenso dei grillini. «Avendo voi due commissari – dice - sarebbe più logico rinunciare a un seggio per permettere che in questa commission­e, deputata a temi delicati come la legge elettorale, siano rappresent­ate tutte le anime politiche del Misto». Ma dai banchi M5S arriva un netto rifiuto che, dopo vari e inutili appelli, costringe Loizzo al sorteggio tra le due commissari­e grilline assegnate alla commission­e: resta Grazia Di Bari, esce Rosa Barone. E così scatta un posto per il salviniano Caroppo. «Come si dice dalle mie parti a lavare la testa al ciuccio si perde acqua e sapone» dichiara uno sconsolato Loizzo chiudendo i lavori e scatenando le ire grilline. «Questa commission­e dovrebbe spettarci perché è assurdo che il primo gruppo di opposizion­e non abbia una presidenza» tuonano i pentastell­ati. «Ma anche noi non abbiamo alcun rappresent­ante, eppure abbiamo accolto l’appello di Loizzo» osserva invece Francesco Ventola (DitNci). Una rinuncia che per i fittiani suona come una prova di dialogo: decidono di restarne fuori per favorire la presidenza al partito di Giorgia Meloni.

 ??  ?? Al centro Mario Loizzo
Al centro Mario Loizzo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy