Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Concerti alla Rossani, rivolta social Palumbo: «La situazione è delicata»
I residenti protestano. Il caso all’esame di vigili e prefettura
Protestano i residenti nella zona dell’ex caserma Rossani per gli schiamazzi continui fino a tarda sera. «È una situazione delicata» - dice il comandate dei vigili urbani di Bari, Michele Palumbo. Continua l’emergenza al Libertà.
I residenti del quartiere Carrassi, a ridosso dell’ex caserma Rossani, sono al limite della sopportazione. Ogni fine settimana, il venerdì e il sabato in particolare, nella struttura da anni occupata da un “collettivo” che sostiene di utilizzarla legittimamente, vengono organizzati concerti con musica alta fino a notte fonda. Ieri nella pagina Facebook del movimento politico “Riprendiamoci il futuro” è stato pubblicato un post che ha scatenato reazioni e polemiche da parte di numerosi utenti e di cittadini che abitano nella zona. «Un gruppo di “personaggi” tengono in ostaggio i residenti con la musica fino all’alba - è scritto nel post - la disperazione dei residenti non trova risposte da parte delle istituzioni cittadine. Si precisa che questi “personaggi” fanno concerti fino alle 3, le 4 di notte, e alcuni residenti, sempre più disperati, in più circostanze hanno chiesto l’intervento dei vigili». Decine i commenti. Tra questi: «Fate un esposto in procura e raccogliete le firme dei cittadini».
Alcuni dei locali della ex caserma sono stati trasformati in un centro sociale dove tra varie altre attività culturali nei fine settimana si tengono appunto i concerti. Una situazione finora tollerata. «È un problema delicato - spiega il comandante dei vigili urbani di Bari, Michele Palumbo - stiamo valutando insieme alla Prefettura qual è la soluzione ideale per risolvere la situazione». Lo sgombero per il momento è fuori discussione, ma un provvedimento di natura diversa è all’attenzione delle autorità.
Situazione al limite anche nel quartiere Libertà dove le case abitate da extracomunitari (spesso irregolari) continuano a creare disagi ai residenti: gli stranieri vivono in gruppo in tuguri con servizi igienici quasi inesistenti oppure in locali che un tempo erano negozi. Attraverso una nota del comitato dei cittadini è stata denunciata, ancora una volta, una situazione che, nonostante le promesse del ministro dell’Interno Matteo Salvini risalenti al 13 novembre scorso, la situazione non è affatto migliorata. Al contrario è peggiorata, è aumentato anche il numero degli spacciatori che vendono stupefacenti ovunque nel quartiere. Ma sulle case tugurio il comandante dei vigili Palumbo precisa che «le ordinanze che sono state notificate stanno per arrivare alla scadenza. Questo significa che i proprietari di quegli appartamenti hanno avuto 30 giorni per rimettere tutto a norma. Nei prossimi giorni scadono 3 ordinanze e andremo a verificare se sono stati fatti i lavori spiega Palumbo - e se così non fosse si procederà allo sgombero coatto. È possibile anche valutare, in talune situazioni, l’ipotesi sequestro». Durante i “blitz anti-tugurio” disposti dall’amministrazione comunale, le case diroccate non vengono sgomberate perché i vigili urbani, in realtà si limitano ai sopralluoghi per controllare le condizioni dell’immobile. A ispezioni finite e quando la polizia municipale è andata via, gli extracomunitari tornano ad occuparli.
«La questione del quartiere Libertà è sempre all’attenzione del ministro Salvini - spiega Andrea Caroppo, consigliere regionale e coordinatore della Lega in Puglia - ma c’è disattenzione da parte dell’amministrazione comunale che continua con questi inutili sgomberi -spot. Per questo si rende necessario un cambiamento».
I tuguri
Tra pochi giorni scade il tempo concesso per mettersi in regola ai proprietari dei tuguri