Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Non mi vendo per i voti» Decaro a gamba tesa sulle civiche di Emiliano
«Il candidato sindaco sono io. E non sono disposto a vendermi l’anima per qualche voto in più». Il giorno dopo la discesa in campo delle liste civiche vicine a Michele Emiliano, pronte a chiedere chiarezza sui programmi per Bari in vista del voto al Comune, Antonio Decaro risponde con tono perentorio. Oggi, tra i civici, Cassano raduna le truppe.
«Il candidato sindaco sono io. E non sono disposto a vendermi l’anima per qualche voto in più». Il tono dell’affondo del sindaco di Bari Antonio Decaro sulle elezioni amministrative del 2019, ricorda molto da vicino, perlomeno nell’incipit, la famosa frase di Alberto Sordi nei panni del marchese del grillo: «Io so io e voi…». A chi sia rivolta è facile intuirlo, all’indomani della discesa in campo ufficiale anche per Bari della compagine di liste civiche vicine al presidente della giunta regionale pugliese, Michele Emiliano e provenienti in parte da area del centrodestra, come Puglia popolare dell’ex senatore di Forza Italia, Massimo Cassano, ma anche la lista Simeone Di Cagno Abbrescia, ex sindaco di Bari, con la moglie Angela Albergo nei panni di prossima candidata al consiglio comunale. Per alcuni, più che un avvertimento agli ultimi arrivati, le parole di Decaro sembrano un chiaro messaggio al suo compagno di partito (e di partita) Emiliano e un avviso di stretta dei ranghi ai suoi. Altri ancora, sostenitori e semplici cittadini, dalla pagina Fb del sindaco, ne apprezzano il coraggio e lo invitano ad andare avanti. «Vincere le elezioni – scrive Decaro che corre per la riconferma a primo cittadino di Bari - è importante, non perdere la faccia lo è molto di più. Non baratto, per motivi elettorali, la credibilità di quello che ho costruito con la mia coalizione fino ad oggi». Il riferimento è soprattutto a Liberi e Uguali. Michele Laforgia nei giorni scorsi ha levato gli scudi di fronte alla possibile, ma inevitabile e acclarata invasione di campo di Cassano nella coalizione di centrosinistra, frutto di un’operazione di allargamento degli accordi preelettorali di Emiliano che ha anche nominato assessore un fedelissimo dell’ex senatore forzista (Gianni Stea) e che intende blindarsi per la sua ricandidatura a presidente della Regione nel 2020. Dura la conclusione del sindaco. «Anche perché vincere – afferma Decaro - non serve a niente se dal giorno dopo, invece di continuare a lavorare per la città, sei costretto a passare il tempo a pagare cambiali in cambio dell’appoggio elettorale. Bari non merita guazzabugli. La mia campagna elettorale – conclude il primo cittadino - è fare il sindaco, farlo fino all’ultimo giorno, farlo per la strada, seguendo i cantieri, incontrando i cittadini e immaginando insieme a loro il programma per la città che vogliamo. Se qualcuno vuole davvero dare una mano per il futuro di Bari, mi trova lì».
L’entrata a gamba tesa del candidato sindaco del Pd e di tutto il centrosinistra suscita la reazione sorniona di Emiliano che getta acqua sul fuoco. «Non ho niente da dire in merito – afferma il presidente della giunta regionale – non so a chi siano rivolte quelle parole. Non mi pare che possano riferirsi alle liste civiche che stanno facendo un percorso con me. Decaro non le cita nella sua nota». Oggi, intanto, Cassano convoca una riunione per riorganizzare il gruppo di Bari orfano di Michele Picaro e tracciare le strategie politico-elettorali in vista delle amministrative. Sarebbe in dirittura di arrivo, a sostegno della ricandidatura di Decaro, anche una lista del movimento politico Italia in Comune di Federico Pizzarotti che il prossimo novembre terrà il congresso regionale in Puglia. Strali dall’opposizione di centrodestra. «La protervia con cui Antonio Decaro si autoincensa nel ruolo di candidato sindaco di Bari – afferma il deputato Francesco Paolo Sisto, coordinatore di FI Bari in città e provincia - la dice lunga. L’accoppiata Emiliano in Regione e Decaro in Comune – conclude Sisto - è un’accozzaglia in caduta libera, senza alcun fondamento ideale, pronta a raccattare tutto e tutti pur di mantenere il potere». Dai fittiani di Dit arriva «rispetto per le parole di Decaro, ma – dice il capogruppo alla Regione, Ignazio Zullo non se le rimangi».
Lo sfogo
È giunto il giorno dopo la richiesta di chiarezza da parte delle liste
I movimenti Oggi Cassano raduna le truppe Italia in Comune sceglie il sindaco
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La reazione di Emiliano Non so a chi siano rivolte le parole di Antonio Non mi pare che si riferisca alle mie civiche