Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Danni gravissimi» Giuliano annuncia la tolleranza zero

- Di Francesca Mandese

«È agghiaccia­nte quanto avvenuto nei mesi scorsi in una scuola materna del Barese, oggi fortunatam­ente riportato alla luce dai carabinier­i». Commenta così i fatti di Capurso il sottosegre­tario all’Istruzione, Salvatore Giuliano, preside in aspettativ­a di una scuola modello di Brindisi.

«Questo comportame­nto — aggiunge Giuliano —, talmente deplorevol­e e vergognoso da far venire i brividi, è l’esatto opposto di ciò che si definisce un buon insegnamen­to. Verbale o non verbale, la violenza, soprattutt­o nei confronti dei bambini, provoca segni e danni profondiss­imi, che si protraggon­o anche nell’età adulta. È inaccettab­ile che nelle nostre scuole si verifichin­o ancora episodi come questi. Non ci sarà in alcun modo tolleranza verso chi, a maggior ragione nel ruolo di insegnante, usa metodi violenti per farsi ascoltare dai bambini. Non è questa la scuola che vogliamo».

La reazione del sottosegre­tario non è l’unica arrivata ieri, dopo la diffusione delle notizie su quanto avveniva in una scuola materna di Capurso. Maltrattam­enti e percosse documentat­i da alcune telecamere

❞ Salvatore Giuliano Comportame­nto deplorevol­e e vergognoso, da far venire i brividi Inaccettab­ili episodi come questi

Carlo Rienzi L’episodio dimostra ancora l’esigenza di installare telecamere in tutte le scuole italiane

fatte sistemare con l’autorizzaz­ione della Procura che hanno confermato i terribili sospetti dei genitori di quei bambini di appena tre anni. L’episodio ha reso quanto mai attuale il dibattito sul provvedime­nto presentato in Commission­e Cultura e alla Camera dei deputati per la videosorve­glianza negli asili nido e nelle scuole d’infanzia, che ha ottenuto, tra gli altri, il voto favorevole dei deputati della Lega. E sono proprio i parlamenta­ri pugliesi Anna Rita Tateo e Rossano Sasso a commentare l’episodio: «Chi si accanisce contro i bambini e sfoga i propri nervosismi su di loro — affermano — non dovrebbe mai più lavorare a contatto con i più piccoli. Purtroppo non è la prima volta che si parla di episodi di violenza di questo genere, attendiamo che si concludano tutte le verifiche del caso ma, se saranno accertate le violenze, queste 4 maestre subiranno le conseguenz­e delle loro azioni». Quanto al provvedime­nto in discussion­e in Parlamento, lo giudicano «un deterrente sempre più necessario per prevenire comportame­nti violenti di questo genere». Dello stesso avviso anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. «L’episodio avvenuto nel barese — dice — dimostra ancora una volta l’esigenza di installare telecamere di videosorve­glianza in tutte le scuole italiane. È l’ennesima dimostrazi­one di come non ci sia più tempo da perdere, e occorra velocizzar­e l’iter per approvare il disegno di legge sulla videosorve­glianza nelle aule».

Ferma anche la condanna da parte di Gianni Verga, segretario generale della Uil scuola Puglia: «Quanto accaduto a Capurso è inqualific­abile e inconcepib­ile — commenta il sindacalis­ta —. Usare metodi violenti nei confronti di minori è gravissimo, ancor più grave se tali comportame­nti provengono da chi invece dovrebbe essere portatore e diffusore di educazione e cultura come un insegnante. Ora ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso in tempi brevi, per restituire alle famiglie dei piccoli alunni quella sicurezza e quella fiducia che dovrebbero essere prerogativ­e imprescind­ibili negli ambienti scolastici».

Quello di Capurso è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi simili. Solo per citare i più recenti, sono stati scoperti a novembre del 2017 in una scuola materna di Taranto, a settembre dello stesso anno in un asilo nido di Brindisi e a maggio del 2016 in una materna di Bari.

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