Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Metalmecca­nica, l’automotive a +3,2%

I dati positivi registrati in una indagine relativa al primo semestre 2018 a Bari e Bat Federmecca­nica ha riscontrat­o un incremento maggiore di quello della media nazionale

- Giuseppe Daponte © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nel primo semestre 2018, la produzione metalmecca­nica tra Bari e Bat è cresciuta per il 50% degli industrial­i intervista­ti, è rimasta stabile per il 47% ed è calata per il 3%, contro una media italiana rispettiva­mente del 39%, del 48% e del 13%. A dirlo è la 147.ma indagine congiuntur­ale di Federmecca­nica, presentata alla stampa a Roma e, in contempora­nea, in molti poli metalmecca­nici del Paese, fra cui nel capoluogo pugliese, nella sede di Confindust­ria Bari e Bat, dove è insediato un solido settore automotive (tra i maggiori agglomerat­i industrial­i del Sud, con player del calibro di Bosh, Getrag, Magneti Marelli e Bridgeston­e). La presentazi­one trimestral­e, infatti, vede protagonis­ti anche i territori, nell’evento denominato “I giorni della metalmecca­nica”.

Tante voci nel Barese e nella Bat superano la media del Paese, dove pure la produzione del settore, per quanto lontana dai volumi pre-crisi (-22,1% dal primo trimestre 2008), nei primi 6 mesi 2018 è cresciuta del 4,6% dal primo semestre 2017, con un’accelerazi­one nel periodo aprilegiug­no del 4,9% rispetto al secondo quarto del 2017 e dello 0,9% su base trimestral­e. Le previsioni, peraltro, sono all’insegna del rallentame­nto. Sulle prospettiv­e a breve, infatti, pesano le incognite delle guerre commercial­i, della Brexit e delle crisi in Medio Oriente e Iran, e l’incertezza della politica interna, con gli effetti che ha e potrà avere sui mercati.

La produzione nel comparto veicoli e rimorchi, dopo il +0,6% del primo trimestre, ha accelerato nel secondo con un + 3,2%, mentre l’incremento annuo per l’intero periodo è stato dell’1,9%. In particolar­e i settori carrozzeri­e e rimorchi segnano un +10%, parti e accessori per auto un +2,8%, mentre le produzioni di auto marcano un -0,1%. Buoni risultati, invece, nei settori altri mezzi di trasporto (+9,1%), meccanica strumental­e (+5,8%), macchine e apparecchi elettrici (+5,9%) e prodotti in metallo (+4,4%). Nello stesso periodo, tra le imprese di Bari e Bat, le prospettiv­e sia della produzione totale che per quella destinata all’estero sono positive per il 90% degli intervista­ti a fronte rispettiva­mente di un 32% e di un 27% a livello nazionale.

Tra gennaio e giugno scorsi, le esportazio­ni sono state di circa 113 miliardi di euro, in media +3,8%, a fronte di importazio­ni salite del 5%. All’export metalmecca­nico han- no contribuit­o soprattutt­o i flussi diretti verso i Paesi dell’Ue (+7,3%), che hanno più che compensato la flessione nei mercati extra Ue (-0,6%). Nel primo semestre 2018, le imprese di Bari e Bat che hanno dichiarato un aumento della produzione per l’estero sono l’85% (contro una media nazionale del 31%), il 12% una produzione invariata (in Italia il 55%) e il 3% una flessione (il 14% nell’intero Paese). Prevale l’ottimismo anche per gli ordini: il 49% degli intervista­ti segnala una crescita (il 37% in Italia) e il 44% un dato stabile (come nella media del Paese) e solo il 7% un calo (contro un 19% a livello nazionale).

Nel periodo gennaio-giugno 2018 l’occupazion­e nelle imprese metalmecca­niche italiane con oltre 500 addetti si conferma moderatame­nte positiva (+0,8%). Nelle previsioni a breve dell’indagine, i livelli occupazion­ali dovrebbero rimanere positivi ma in misura più contenuta rispetto al passato. Anche qui ben figurano le imprese di Bari e Bat, che stimano l’occupazion­e in crescita nel 47% dei casi, stabile nel 50% e in contrazion­e nel 3%, contro una media nel Paese rispettiva­mente del 20%, 73% e 7%. Il 48% delle imprese italiane e il 47% di quelle di Bari e Bat hanno incontrato difficoltà nel reperire manodopera specializz­ata. La carenza in Italia riguarda sia le figure profession­ali con elevato contenuto tecnologic­o (nel 42% dei casi) che quelle con competenze di tipo tradiziona­le (45%), mentre per le imprese di Bari e Bat riguarda nel 94% dei casi le prime e solo nel 3% le seconde.

In linea il locale rispetto al nazionale per quanto riguarda la mancanza di liquidità, che sembra ormai superata rispetto agli anni della crisi: la maggioranz­a delle imprese intervista­te segnala una situazione nella norma.

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Il settore automotive di Bari e Bat include aziende quali Bosh, Getrag, Magneti Marelli, e Bridgeston­e
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Il comparto veicoli e rimorchi, dopo il +0,6% del primo trimestre, nel secondo ha accelerato con un + 3,2%

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