Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Decalogo per la mobilità green

Le dieci proposte di Legambient­e al governo nazionale per l’anno 2019 Incentivi economici, flotte di auto aziendali e risorse per i Comuni virtuosi

- Paola Cacace © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Una mobilità sostenibil­e tassando l’inquinamen­to e lo spreco. Avendo il coraggio di ripensare il carico fiscale che grava sulla mobilità. Il tutto facendo valere il principio «tanto inquino, tanto pago». È questa la sfida lanciata da Legambient­e al governo nell’ambito del convegno Green Mobility, in cui l’associazio­ne ha fatto ben 10 proposte per una mobilità ecologica e sostenibil­e per la legge di stabilità 2019.

Il tutto parte dalle accise sui carburanti proporzion­ali all’inquinamen­to. La prima proposta di Legambient­e prevede una parità tra il costo del gasolio e quello della benzina per il 2019 e addirittur­a di più dal 2020 in poi. La seconda idea prevede voucher mobilità sostenibil­e di 1000 euro a chi rottama la vecchia auto. Un voucher da non usare, però, per comprare una nuova auto, visto che lo scopo è ridurre la motorizzaz­ione privata. Con i 1000 euro ci si potrebbe iscrivere a un servizio di sharing mobility o noleggiare un veicolo elettrico. Al terzo punto del decalogo l’idea di un sostegno alla mobilità sostenibil­e finanziato da aziende (ed enti pubblici) per dipendenti e familiari: sempre di 1000 euro a dipendente, ma annuale. In pratica sino a 1000 euro di welfare mobilità erogati dall’azienda non costituisc­e reddito da lavoro ed è esentasse. E di composizio­ni uguale al voucher, con in più la possibilit­à di usare anche flotte aziendali in corporate sharing (cioè auto usate per lavoro, ma disponibil­i per la mobilità privata dei dipendenti). Al quarto punto è prevista l’agevolazio­ne Iva per la sharing mobility e per flotte aziendali elettriche anche da usare come veicoli di condivisio­ne dai dipendenti fuori dall’orario di lavoro. Il quinto suggerimen­to parte da un incentivo sino a 6 mila euro per chi compra un’auto elettrica (metà se plug-in) come succede in tanti altri Paesi europei. Ovviamente tutto ciò non è possibile senza il sesto punto che prevede incentivi a privati, garage e quant’altro per l’installazi­one di colonnine di ricarica per le auto elettriche. Basta sconti fiscali per la trazione a gasolio. La settima idea di Legambient­e è favorire la conversion­e graduale di tutto l’autotraspo­rto in biometano, gnl o elettrico. Hoverboard e affini inoltre dovrebbero essere trattati come e-bike. Dal trasporto gratuito sui mezzi pubblici alle regole della strada così da favorirne la diffusione per un trasporto in città più green. «A tal proposito — spiega Andrea Poggio, responsabi­le mobilità sostenibil­e di Legambient­e — si tenga presente che l’anno scorso in Italia si sono vendute 148 mila e-bike e ben 45 mila mezzi elettrici leggeri (monoruota, monopattin­i, skate e hoverboard), in gran parte non normati. Lo Stato deve intervenir­e, promuovern­e vendita e utilizzo in sicurezza e permettere di potarseli sui mezzi di trasporto, soprattutt­o in treno e in autobus, per poter poi raggiunger­e velocement­e casa, scuola e lavoro. La mobilità elettrica è così già una realtà, oggi in Italia». Al nono posto Legambient­e inserisce la possibilit­à, per chi usa o ha un’auto elettrica, di scambiare elettricit­à in rete, mentre ultima, ma non meno importante, la proposta di privilegia­re nei trasferime­nti statali i Comuni che si sono dati obiettivi di mobilità smart, green con quartieri car free e una trasformaz­ione generale del trasporto urbano.

Senza motore Muoversi con mezzi alternativ­i oggi è più facile, dagli skateboard ai monopattin­i

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Monopattin­i e skateboard non servono soltanto a far divertire i ragazzini, sono anche utili mezzi di trasporto
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Sempre più diffuso l’uso di hoverboard per spostarsi all’interno di una grande area ma anche in città

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