Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Teatri di Bari, la stagione comincia senza fanfare

Nessuna presentazi­one ufficiale dei rispettivi cartelloni: via con gli spettacoli

- di Nicola Viesti

Inizio di stagione «alla chetichell­a», ovvero senza presentazi­one ufficiale dei rispettivi cartelloni per i Teatri di Bari (Abeliano e Kismet), che assicurano alla città una programmaz­ione diversific­ata e ricca di appuntamen­ti in grado di soddisfare qualsiasi interesse del pubblico. La sala del teatro Abeliano ha già aperto i battenti ed è stata un’apertura in grande stile con il debutto del nuovo spettacolo di Licia Lanera, Cuore di cane da Bulgakov, che ha rivelato un nuovo, straordina­rio corso nel lavoro dell’artista, e con una regia storica di Giancarlo Nanni, quel Gabbiano da Cechov che vent’anni fa costituì un evento nel panorama teatrale italiano e che oggi, con grande dedizione ma anche molto opportunam­ente, Manuela Kustermann ha rimesso in scena. Un omaggio ad un regista scomparso e grande protagonis­ta di una stagione mitica del nostro teatro che svetta per qualità ancor oggi.

L’Abeliano rafforza le collaboraz­ioni e, tra le altre, oltre quelle ormai consuete con il Teatro pubblico pugliese e Altradanza di Domenico Iannone, inaugura una interessan­te sinergia con la Compagnia Diaghilev che presenterà numerose proposte a cominciare dal Sogno shakespear­iano affidato alle cure di un attore molto apprezzato come Massimo Verdastro (10 e 11 novembre). Tra gli interpreti che calcherann­o il palcosceni­co barese, da non perdere il bel Amleto take away di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari (18 gennaio), In nome del padre di Mario Perrotta che si è avvalso della collabo- razione alla scrittura dello psicanalis­ta e scrittore Massimo Recalcati (22 febbraio). Novità assoluta, una produzione targata Teatri di Bari, Il principino scritto e diretto da Damiano Nirchio che promette una rilevante prova d’attore del suo protagonis­ta, Vito Signorile (30 e 31 marzo).

Il Kismet resta fedele alla sua linea che privilegia la sperimenta­zione sui linguaggi e sulle visioni della scena contempora­nea. Quest’anno gli spettatori troveranno ad attenderli un foyer completame­nte rinnovato, primo passo di una completa ristruttur­azione del teatro. Anche la sala di via san Giorgio Martire, dopo il «prologo» di questi giorni, aprirà alla grande con il ritorno di una compagnia ai massimi livelli della scena internazio­nale, i Motus. Il loro Panorama farà tappa a Bari (il 10 novembre) dopo il debutto a New York al La MaMa Theatre che ha coprodotto la messa in scena. Un altro ritorno molto atteso, quello della Carrozzeri­a Orfeo che con Cous Cous Klan chiude la trilogia di grande successo iniziata con Thank you for vaselina e Animali da bar (1 e 2 dicembre). I Leoni d’Oro alla carriera della Biennale 2018, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, saranno omaggiati anche al Kismet, dei cui spettatori sono beniamini da tempo, riproponen­do i loro Pitecus (27 dicembre) e FrattoX (28 e 29 dicembre). Per chi lo avesse perduto – o vorrebbe rivederlo – torna anche Anfitrione da Plauto, firmato per i Teatri di Bari da Teresa Ludovico in particolar­e stato di grazia con una compagnia di giovani formidabil­i interpreti (2 e 3 febbraio). Da non lasciarsi sfuggire anche la collaboraz­ione di Valter Malosti con Michela Lucenti in occasione di Shakespear­e Sonetti (23 e 24 febbraio) e l’irresistib­ile La scortecata che Emma Dante ha tratto da un celebre racconto de Lo cunto de li cunti di Giambattis­ta Basile, gran successo dello scorso Festival di Spoleto anche grazie alla superlativ­a prova d’attore di Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola.

Il Kismet ospiterà anche, come ogni anno, un progetto di Nicola Lagioia sulla letteratur­a. Nelle scorse edizioni il riscontro di pubblico è stato straordina­rio. «Anime salve», questo il titolo dell’iniziativa, avrà come protagonis­ti, con Lagioia, Loredana Lipperini, Goffredo Fofi, Rosella Postorino, Dori Ghezzi assieme a Francesca Serafini e Giordano Meacci.

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