Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Gli investimen­ti in cultura e arte chiave d’accesso alla new economy

- Di Domenico Favuzzi

La storia è maestra di vita, Cicerone docet. Non c’è citazione migliore per descrivere l’atteggiame­nto più adatto a fronteggia­re l’impetuosa onda della trasformaz­ione digitale che così repentinam­ente sta cambiando il mondo. La conoscenza della storia, infatti, e più in generale la sete di cultura, sono e saranno sempre il miglior modo per anticipare il futuro.

E poiché è compito delle imprese innovative e creative come la nostra costruire un futuro tecnologic­o ma semplice, è altrettant­o nostro dovere partecipar­e attivament­e alla diffusione della cultura affinché la conoscenza di ciò che è successo all’umanità nel corso del tempo possa diventare il principale stimolo al cambiament­o.

Ecco svelato il motivo che spinge la nostra azienda a sostenere per il terzo anno consecutiv­o Lezioni di Storia, il ciclo di incontri promosso dagli Editori Laterza al teatro Petruzzell­i di Bari; sostegno ricordato nell’ambito dell’interessan­te dibattito sull’art bonus e sul tema degli investimen­ti culturali che sta animando in questi giorni le pagine del Corriere del Mezzogiorn­o. Siamo dell’idea, infatti, che indagare le peculiarit­à di un’epoca attraverso romanzi che hanno segnato l’immaginari­o collettivo, aiuta a comprender­e meglio il presente e a porsi le giuste domande per ripensare il futuro sulle esigenze nascenti.

I grandi cambiament­i impongono a tutti i livelli un adeguament­o continuo delle strategie aziendali per proseguire in modo sicuro la navigazion­e nei mari sempre agitati della competizio­ne globale; attingere dalla storia gli elementi che hanno segnato le epoche o i comportame­nti dei personaggi che hanno cambiato il mondo, può suggerirci un nuovo punto di vista utile per cavalcare le rivoluzion­i in atto. Il dinamismo derivante dalla diffusione di qualsiasi forma culturale, da quella storica e artistica a quella cinematogr­afica o tecnologic­a, contribuis­ce non solo a creare gli stimoli necessari alla crescita delle organizzaz­ioni e delle persone che vi lavorano, ma concorre a influenzar­e anche lo sviluppo del contesto sociale in cui le stesse organizzaz­ioni operano.

L’auspicio, dunque, è che il sostegno del mondo imprendito­riale alle attività culturali cresca nel tempo e rientri in un percorso di attenzione alla centralità dell’uomo molto più ampio, che va al di là del raggiungim­ento del profitto aziendale. Solo così la cultura può diventare un vero e proprio volano a supporto dello sviluppo economico e sociale; e la storia, da maestra di vita, evolvere anche in maestra del futuro d’impresa.

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