Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Gli investimenti in cultura e arte chiave d’accesso alla new economy
La storia è maestra di vita, Cicerone docet. Non c’è citazione migliore per descrivere l’atteggiamento più adatto a fronteggiare l’impetuosa onda della trasformazione digitale che così repentinamente sta cambiando il mondo. La conoscenza della storia, infatti, e più in generale la sete di cultura, sono e saranno sempre il miglior modo per anticipare il futuro.
E poiché è compito delle imprese innovative e creative come la nostra costruire un futuro tecnologico ma semplice, è altrettanto nostro dovere partecipare attivamente alla diffusione della cultura affinché la conoscenza di ciò che è successo all’umanità nel corso del tempo possa diventare il principale stimolo al cambiamento.
Ecco svelato il motivo che spinge la nostra azienda a sostenere per il terzo anno consecutivo Lezioni di Storia, il ciclo di incontri promosso dagli Editori Laterza al teatro Petruzzelli di Bari; sostegno ricordato nell’ambito dell’interessante dibattito sull’art bonus e sul tema degli investimenti culturali che sta animando in questi giorni le pagine del Corriere del Mezzogiorno. Siamo dell’idea, infatti, che indagare le peculiarità di un’epoca attraverso romanzi che hanno segnato l’immaginario collettivo, aiuta a comprendere meglio il presente e a porsi le giuste domande per ripensare il futuro sulle esigenze nascenti.
I grandi cambiamenti impongono a tutti i livelli un adeguamento continuo delle strategie aziendali per proseguire in modo sicuro la navigazione nei mari sempre agitati della competizione globale; attingere dalla storia gli elementi che hanno segnato le epoche o i comportamenti dei personaggi che hanno cambiato il mondo, può suggerirci un nuovo punto di vista utile per cavalcare le rivoluzioni in atto. Il dinamismo derivante dalla diffusione di qualsiasi forma culturale, da quella storica e artistica a quella cinematografica o tecnologica, contribuisce non solo a creare gli stimoli necessari alla crescita delle organizzazioni e delle persone che vi lavorano, ma concorre a influenzare anche lo sviluppo del contesto sociale in cui le stesse organizzazioni operano.
L’auspicio, dunque, è che il sostegno del mondo imprenditoriale alle attività culturali cresca nel tempo e rientri in un percorso di attenzione alla centralità dell’uomo molto più ampio, che va al di là del raggiungimento del profitto aziendale. Solo così la cultura può diventare un vero e proprio volano a supporto dello sviluppo economico e sociale; e la storia, da maestra di vita, evolvere anche in maestra del futuro d’impresa.