Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Aeroporti, la rivoluzione di Onesti
«Un maxi prestito per autofinanziarci, nuove rotte e 12 milioni di passeggeri in 10 anni»
Un’autentica rivoluzione. È quella che si accinge a varare il Consiglio di amministrazione di Aeroporti di Puglia, con il presidente Tiziano Onesti che ne spiega i tratti essenziali: «La nostra società è intenzionata ad andare avanti con le nostre forze». Quindi a prevedere forme di sostegno che non contemplano più l’aiuto pubblico, come è accaduto finora con la Regione Puglia. «Siamo alla ricerca di un finanziamento di 55 milioni a lungo termine necessario per investimenti infrastrutturali e apertura di nuove rotte. Puntiamo entro il 2028 a movimentare dodici milioni di passeggeri».
«Aeroporti di Puglia è una società che vuole andare avanti con le proprie forze e ha avviato buone pratiche per il contenimento dei costi e lo sviluppo del business. Così, con conti in ordine, abbiamo avviato una ricerca di mercato diretta all’individuazione di un operatore per il finanziamento chirografario a lungo termine d’importo fino a 55 milioni. Risorse necessarie per gli investimenti infrastrutturali e soprattutto per l’apertura di nuove rotte. Perché entro il 2028 puntiamo a movimentare 12 milioni di passeggeri». Tiziano Onesti, presidente di Aeroporti di Puglia da gennaio del 2017, ha trascorso gli ultimi mesi a effettuare un check up approfondito sulla società che gestisce i quattro scali aeroportuali pugliesi. E d’intesa con gli altri componenti del Consiglio d’amministrazione — Antonio Vasile (vice presidente) e Beatrice Lucarella — ha lavorato utilizzando nuovi parametri. Ovvero: ribaltare il principio del finanziamento pubblico. Ciò che sinora è stato realizzato con il supporto della Regione (non ultimi i 12 milioni annuali pagati per il contratto con Ryanair) sarà “internalizzato” agendo su due leve: il plafond dei 55 milioni e l’incremento dei ricavi dall’area commerciale (cosiddetta attività aviation ed extra aviation). L’idea, che sarà concretizzata con la presentazione del piano industriale, è di rendere gli scali motori di ricchezza e vetrina delle eccellenze pugliesi.
Presidente Onesti, Aeroporti di Puglia cambia velocità di crociera: meno costi e più ricavi. Qual è l’obiettivo?
«Come tutte le aziende vogliamo portare a termine i progetti di crescita in maniera sostenibile. A tal fine è stato avviato un beauty contest per individuare istituti di credito che mettano a disposizione un prestito variabile fino a 55 milioni. Ovviamente cerchiamo condizioni vantaggiose».
A cosa serviranno tali risorse?
«A finanziare le attività programmate nei prossimi anni. Si tratta di investimenti in infrastrutture, organizzazione interna e ampliamento del network dei collegamenti».
Il prossimo anno scadrà il contratto con Ryanair per il sostegno ai voli con la formula dell’incentivo sulla promozione. Il finanziamento servirà anche a questo?
«La Puglia oramai è una destinazione sempre più attrattiva. Ciò vale non solo per il turismo: si arriva nei nostri aeroporti per tanti motivi. Allo stesso tempo ci sono molte compagnie aeree che sono diventate partner stabili del nostro network. Con Ryanair inizieremo a discutere già entro fine anno sapendo che tutti devono avere a cuore lo sviluppo
L’obiettivo Con l’avvio di altre tratte puntiamo entro il 2028 a movimentare dodici milioni di passeggeri
della Puglia. È un buon mercato per il settore dei trasporti».
Sarà per questo che gli indici di trasporto di passeggeri esteri crescono a due cifre?
«In Europa e nel mondo c’è interesse vivo per la Puglia. E poi, anche per il traffico domestico, possiamo contare su un bacino teorico d’utenza che oramai va al di là dei 4 milioni di residenti. Riusciamo a intercettare ampie zone della Basilicata, della Calabria e del Molise. Per questo mi piace parlare della zona Sud-Est d’Italia. I margini indicano che possiamo arrivare a 12 milioni di passeggeri annui entro il 2028».
Più passeggeri, più introiti. Serve solo questo per essere autosufficienti?
«È un’area di business decisiva, ma non la sola. L’obiettivo è di portare a reddito tutti gli spazi commerciali disponibili nell’aerostazione. Anche in zone attualmente destinate all’amministrazione. Così riusciremo a fatturare e liberare risorse da reinvestire nelle attività».
Non ultima l’idea di allestire al Karol Wojtyla un’executive lounge per le eccellenze della Puglia?
«È un’iniziativa mirata a valorizzare le specificità dei nostri aeroporti offrendo uno strumento di internazionalizzazione alle aziende che vorranno scommettere nel progetto».
Ricerca di mercato Stiamo individuando un operatore per un finanziamento pari a 55 milioni di euro
Sud-Est d’Italia Riusciamo a intercettare ampie zone di Basilicata, Calabria e Molise, il raggio d’azione è ampio