Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Dopo Taranto nel Pd esplode il caso Foggia

- Di Lucia del Vecchio

Dopo il caso Taranto, con le dimissioni del sindaco Rinaldo Melucci, adesso è il Pd di Foggia a rivoltarsi contro il governator­e Michele Emiliano che, alla Provincia, ha sostenuto il candidato di centrodest­ra Giandiego Gatta. E sull’altro fronte è la Lega a scaricare il sindaco Franco Landella.

«Ma lei vuole che io spari sulla Croce Rossa?». La Croce Rossa è il presidente della giunta regionale pugliese, Michele Emiliano, già protagonis­ta della bufera che si è abbattuta sul partito a Taranto dopo le dimissioni del sindaco Rinaldo Melucci, sconfitto dal candidato di centrodest­ra (sostenuto proprio dal governator­e) alla presidenza della Provincia. Il cecchino è il deputato del Pd, Ivan Scalfarott­o, renziano, nominato nel 2014 coordinato­re regionale dell’ufficio politico pugliese del partito proprio da Michele Emiliano, allora segretario regionale Dem.Scalfarott­o non le manda a dire. «Emiliano non ha più nessun collegamen­to con il Partito democratic­o», attacca Scalfarott­o.

Dopo le vittorie a geometrie variabili delle elezioni provincial­i che, soprattutt­o a Foggia, hanno visto tagliare il traguardo un candidato di centrodest­ra sostenuto da un assessore della giunta regionale di Emiliano, il percorso di allargamen­to del presidente della Regione suscita sempre più perplessit­à. Nicola Gatta vittorioso alla presidenza della provincia di Foggia rappresent­a l’emblema del fenomeno di osmosi in corso tra centrodest­ra e centrosini­stra, con al centro il civismo, il cui artefice principale sembra essere il presidente Emiliano, targato Pd. Gatta è arrivato alla vittoria da candidato di tutti i partiti del centrodest­ra, dalla Lega a Forza Italia, ma sostenuto anche dai civici dell’assessore regionale all’Agricoltur­a, Leonardo Di Gioia. Ex centrodest­ra, Di Gioia ha il sostegno di Emiliano che lo affianca in vicende spinose come la quella della xylella o del Psr.

L’assessore non commenta, Leonardo Di Gioia non commenta la vittoria di Gatta. Però dice: «Tutto bene. E’ una situazione complicata, occorre fare una riflession­e approfondi­ta» e conferma che «si tratta di una vittoria a geometrie variabili». Forse preludio di una candidatur­a diretta a sindaco di Foggia nel 2019? «Adesso abbiamo appena finito le provincial­i, ogni elezione ha la sua storia. Questa poi è una elezione dove a votare sono gli amministra­tori, non è paragonabi­le alle altre». Alla domanda diretta sulla sua possibile candidatur­a, Di Gioia non smentisce. «Ci vogliono ancora tanti mesi», chiosa. Dunque, ci pensa. La sua sembra essere una strada legata a doppio filo al percorso del presidente Emiliano verso la ricandidat­ura alla guida della Regione nel 2020. Una strada che Scalfarott­o non ha alcuna intenzione di appoggiare. «Penso che non abbia più senso della comunità. – affonda il deputato Pd - Se uno ascolta Emiliano e viene convinto, colui che viene convinto vota cinque stelle. Da anni ormai, Emiliano fa costanteme­nte campagna elettorale per altri».

Scalfarott­o ricorda quando il presidente ex segretario regionale del Pd tentò di imbarcare i cinque stelle. «Ha messo persino i cinque stelle in giunta a loro insaputa – afferma Scalfarott­o - non si cura molto degli elettori e della loro volontà. Ha sempre appoggiato tesi di altri partiti e attaccato frontalmen­te il proprio partito. Non mi stupirei se chiedesse appoggio anche alla Lega». Insomma, per Scalfarott­o «La bulimia politica del presidente della Regione Puglia lo porta ad appellarsi a tutti. Io non lo sosterrò nella sua eventuale corsa alla ricandidat­ura. Per me non può essere il candidato del Pd nel 2020».

I risultati delle provincial­i riportano in pista le divisioni e i veti incrociati anche nel centrodest­ra. «Franco Landella non è il sindaco ideale per la coalizione del centrodest­ra», ripete come un mantra il vicesegret­ario regionale della Lega, Joseph Splendido Non c’è una questione personale. Riteniamo che questa non sia un’amministra­zione di centrodest­ra, che nulla ha fatto per essere qualificat­a come tale, Il fatto che siano confluiti anche rappresent­anti della sinistra e dell’estrema sinistra all’interno del consiglio comunale a sostenere Landella, fa capire come quest’ultimo non possa essere il candidato del centrodest­ra. Comunque, non accetterem­o diktat di nessun genere. Se per le elezioni comunali a Foggia Forza Italia insisterà con la ricandidat­ura di Landella, noi non ci staremo: non vogliamo perdere», dice Jopseh Splendido.

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 ??  ?? A sinistra Franco Landella (FI), sindaco di Foggia, «sfiduciato dalla Lega». Sotto Ivan Scalfarott­o che attacca Emiliano reo di aver appoggiato il centrodest­ra alla Provincia dauna
A sinistra Franco Landella (FI), sindaco di Foggia, «sfiduciato dalla Lega». Sotto Ivan Scalfarott­o che attacca Emiliano reo di aver appoggiato il centrodest­ra alla Provincia dauna

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